La cultura e l’editoria di Lucca sono in lutto per la scomparsa di Maria Pacini Fazzi, fondatrice dell’omonima e nota casa editrice. Imprenditrice e donna di grande raffinatezza, è scomparsa nel tardo pomeriggio di sabato all’età di 94 anni. La sua attività editoriale, lanciata nel 1966, è cresciuta nel tempo fino a diventare un autentico punto di riferimento nel settore, non solo a Lucca, ma in tutta la Toscana, con oltre 1000 pubblicazioni.
Sposata con Arnaldo Fazzi, la coppia ha avuto 5 figli, tra cui Pietro, sindaco di Lucca dal 1998 al 2006, e Francesca, già presidente di Lucca Crea, la società del Comune che organizza il festival Lucca Comics & Games. Francesca è affiancata da anni alla madre nella gestione della casa editrice e porterà avanti la sua opera.
Nella sua carriera, Maria Pacini Fazzi ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il titolo di commendatore della Repubblica e il Premio speciale della giuria del premio nazionale di letteratura e giornalismo Alghero Donna. La sua casa editrice ha inoltre ricevuto nel 1989 il Premio Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2016, a Maria Pacini Fazzi è stata dedicata una nuova varietà di camelia per celebrare il 50esimo anniversario della sua attività.
La notizia della sua scomparsa è stata annunciata dalla sua casa editrice con un post su Facebook: «Ricorderemo la nostra fondatrice sempre con stima e affetto per la sua professionalità, la sua umanità, la passione per il suo lavoro, l’amore per la sua città. Grazie per tutto quello che ci hai dato, signora Maria».
Appena è stata diffusa la notizia, sono arrivati numerosi messaggi di saluto e cordoglio. Tra questi, quello del sindaco Mario Pardini: «Chiunque voglia conoscere qualche aspetto di Lucca in modo non superficiale – scrive il primo cittadino – si ritroverà a sfogliare centinaia di libri pubblicati da Maria Pacini Fazzi. È difficile definire il vuoto lasciato da questa perdita. Maria Pacini Fazzi è stata una pioniera dell’imprenditoria femminile e per decenni ha incarnato il senso più profondo della cultura lucchese, lasciando un segno indelebile alle generazioni future. Un’impresa continua e imponente, come sottolinea Pardini, che ha rinnovato la tradizione accademica e letteraria della città e l’ha portata nel futuro, coltivando e nutrendo generazioni di studiosi e autori, mappando il territorio in ogni suo angolo, costruendo relazioni con intellettuali e istituzioni italiane e straniere. Ai figli, ai parenti e agli amici esprimo il mio cordoglio e quello di tutta l’amministrazione comunale. L’eredità spirituale di questa grande donna è così forte da continuare nella sua impresa con orizzonti più ampi ma sempre fedeli all’idea iniziale».
2024-04-14 09:52:00