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Da Altopascio a New Delhi, il designer Luca Piattelli apre il suo primo atelier in India

Apre sabato (27 aprile) il primo atelier di uno stilista italiano in India, a New Dehli. La ricorrenza storica è grazie a Luca Piattelli di Altopascio, che il giorno successivo volerà a Bombay per l’apertura del secondo atelier di un progetto di venti.

Secondo l’Ice, l’agenzia governativa per la promozione internazionale e l’espansione delle imprese italiane, il 27 aprile sarà una data memorabile per il settore del lusso e del benessere italiani. Infatti, dopo mesi di lavoro, si è finalmente arrivati all’inaugurazione del primo atelier firmato Luca Piattelli a New Dehli, capitale dell’India, un progetto che nessuno aveva mai tentato prima. Questo rappresenta un passaggio chiave non solo per lo noto stilista di Altopascio, ma anche per la conferma del suo ruolo come autentico ambasciatore del made in Italy. Rispettando le tradizioni locali, comprese quelle religiose, l’apertura dell’atelier è stata preceduta da una benedizione rituale, con i paramenti sacri tipici della religione induista. Durante l’inaugurazione sarà anche effettuata una benedizione cattolica.

Il progetto, su cui Piattelli e il suo team hanno lavorato per mesi, è rilevante sotto molti aspetti, essendo la prima struttura di questo genere mai realizzata in India con un’intera base italiana, dalla formazione del personale agli arredamenti, ai prodotti utilizzati. In questo contesto, Luca Piattelli, per questo primo atelier e per le future fasi dell’operazione, che prevede l’apertura di ben venti atelier in diverse aree dell’India, ha cercato e ottenuto la collaborazione dei vertici diplomatici italiani, coinvolti in varie fasi. Ecco perché, il giorno successivo, Piattelli volerà a Bombay per incontrare degli investitori interessati alla creazione di un secondo atelier simile a quello di New Dehli nel breve periodo.

“Come ho già espresso – afferma lo stilista Luca Piattelli – ho tanti ringraziamenti da fare, a cominciare dall’ambasciatore Vincenzo De Luca e dai responsabili dell’Ice, l’ente attraverso cui il governo italiano favorisce la crescita e lo sviluppo economico-commerciale delle nostre aziende sui mercati stranieri, che ci sono stati di grande aiuto in questa fase. Nonostante le complicazioni, grazie ai miei partner indiani, alla fine tutto si è risolto. Abbiamo avuto la benedizione rituale induista, perché rispettiamo il sentimento religioso locale, in un’ottica di totale apertura a ogni credo o idea, e non c’era motivo di impedire una cerimonia altrimenti molto evocativa. Effettueremo anche una benedizione cattolica, nel segno della convivenza. Ora vediamo cosa succede con questa sorta di progetto pilota, ma i presupposti per consolidarci in India ci sono tutti, con un franchising molto flessibile, ma che preserva l’identità di un marchio che mi ha richiesto molti anni per diventare riconoscibile e attraente”.

L’inaugurazione avrà luogo sabato (27 aprile), a New Dehli, in una zona prestigiosa, all’indirizzo A-1/20, Ground Floor, Safdarjung Enclave, New Delhi-110 029, con personale formato secondo i criteri e le norme utilizzati in Italia da Luca Piattelli. Gli atelier saranno fondamentalmente molto simili a quello di Chiesina Uzzanese, considerato uno dei più belli e funzionali d’Italia.

2024-04-23 11:25:29