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“Impianto di riciclaggio pannolini, Zappia (Capannori Cambia): “La protesta è presente ed è forte”

Anche Bruno Zappia, il candidato di Capannori Cambia, era presente alla riunione di Lunata contro il nuovo impianto di riciclo pannoloni a Salanetti: “Ciò che ha fatto colpo su tutti – afferma Zappia – è stato l’intervento di Liano Picchi, da sempre in prima linea per la salvaguardia dell’ambiente. Non ha cercato di persuadere i presenti con le sue idee, ma li ha invitati a riflettere sulla base dei documenti che ha letto, evidenziando una serie di fatti concreti.

“Tra questi – continua Zappia – la consegna irregolare dei termini da parte della Regione Toscana a Capannori e Porcari per dare un parere sul progetto e l’enorme spesa che deriverebbe dal costo dei 1,9 milioni di metri cubi di metano necessari ogni anno per lavare ben 10mila tonnellate di pannoloni e pannolini. I benefici sarebbero scarsi. Il fatto che verrà utilizzata l’acqua dell’acquedotto pubblico e il problema dell’odore, difficile da attutire nonostante l’enorme quantità di deodoranti previsti. Le gravi conseguenze dell’inquinamento causato dal passaggio di circa 45 camion, che trasporteranno i pannoloni in sacchi poco sicuri, provenendo, per ora, da 100 comuni toscani. E la scelta di un sito già fragile dal punto di vista territoriale in quanto soggetto a ben tre alluvioni e diversi problemi legati alla presenza di numerose cartiere in un’area dove gli immobili subiranno sicuramente una perdita di valore”.

“Esiste poi il timore fondato che le sostanze presenti nei pannoloni siano tossiche e non eliminabili attraverso un lavaggio e che quindi finiscano nelle fogne e nei terreni circostanti – prosegue Zappia – C’è la certezza che un impianto simile, attivato in provincia di Treviso, è stato chiuso da due anni e che i costi di quello di Salanetti, stimati a 15 milioni di euro del Pnrr, ricadranno effettivamente sui cittadini, che saranno chiamati a pagare una Tari superiore all’attuale. Ci sarebbe molto da aggiungere, ma il dato più importante sta nelle oltre 1000 firme di residenti contrari, raccolte finora dai comitati che hanno promosso e presentato il ricorso al Tar contro questo impianto, affinché sia sottoposto a quella valutazione di impatto ambientale rifiutata dalla Regione Toscana”.

“Il “mattatore” Picchi ha letto inoltre con chiarezza i vari punti di contrasto espressi e firmati dai tecnici del Comune di Capannori, che tuttavia non sono riusciti a far cambiare idea all’assessore all’ambiente e attuale candidato a sindaco, che continua a insistere sulle virtù dell’iniziativa. Infine – conclude Zappia – non possiamo ignorare il sospetto che l’assenza di informazione ai cittadini sia stata intenzionale al fine di evitare il loro dissenso. Ma attenzione, ora sappiamo che c’è una forte protesta, sempre più ampia e in continua crescita. Non potete metterci a tacere”.

2024-05-25 09:49:31