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Nasce un sito web per ricostruire l’albero genealogico delle famiglie di Porcari

Paolo Bartolomei, un lucchese nel mondo, è un appassionato di genealogia che ha convertito la sua ricerca delle sue radici in un’opera grandiosa: il sito web sugli alberi genealogici di Porcari.

Venerdì (21 giugno) alle 21, presso il Palazzo di Vetro, sede della Fondazione Giuseppe Lazzareschi in Piazza Felice Orsi, presenterà i risultati del suo lavoro in un evento chiamato Come eravamo. Sarà accompagnato dall’occasione da Giampiero Della Nina, che parlerà della storia dei cognomi di Porcari e di altre curiosità. L’evento, organizzato dal comune, è gratuito ed è in coincidenza con il ‘compleanno’ della comunità, che è diventata autonoma da Capannori 111 anni fa, il 21 giugno 1913.

“Quest’anno – afferma Eleonora Lamandini, assessore alla cultura del comune di Porcari – abbiamo deciso di celebrare il nostro anniversario di autonomia con un evento che omaggia sia il lavoro di Paolo e Giampiero, sia tutte le famiglie che sono il cuore della nostra comunità. Sarà un viaggio nel tempo, fatto di piccole storie, aneddoti e scoperte di connessioni inaspettate. Invito tutti i cittadini, e anche chiunque abbia un cognome di origine porcarese, a partecipare all’evento di venerdì.”

Secondo il database compilato da Paolo Bartolomei, i cognomi più comuni a Porcari sono: Del Carlo, Giannini, Fanucchi, Toschi, Della Maggiora, Della Nina, Ramacciotti, Rovai, Di Giulio, Bertuccelli.

Bartolomei, dividendo il suo tempo tra Chicago, dove è cresciuto, e Pescia, dove vive per sei mesi l’anno, ha sempre avuto un forte legame con le sue radici italiane. Suo padre Antonio era nato a Villa Basilica e sua madre, Dina Tognetti, a Porcari. Circa dieci anni fa, dopo la morte dei suoi genitori, Bartolomei ha sentito il bisogno di saperne di più sulla sua famiglia. Così ha iniziato a fare ricerche per ricostruire l’albero genealogico di suo padre e, in breve tempo, ha scoperto di avere parentela, sebbene lontana, con quasi tutte le famiglie di Pariana, una piccola città di Villa Basilica. Risalendo al Cinquecento, ha ricostruito la storia di circa 8000 persone della zona e l’ha inserita in un prezioso database online.

Successivamente, Paolo Bartolomei ha deciso di continuare le sue ricerche per esplorare il lato materno del suo albero genealogico, quello porcarese. Grazie all’accessibilità degli archivi comunali di Porcari e Capannori, Bartolomei è riuscito a censire circa 30mila persone, risalendo fino alla metà del Settecento. Buona parte del suo lavoro è stato semplificato dalla digitalizzazione dei documenti, come certificati di nascita, battesimo, leva, passaporti e certificati di morte, disponibili attraverso database online come FamilySearch dello Utah o il Portale Antenati del Ministero della cultura italiano.

“Sarebbe utile poter accedere agli archivi parrocchiali – dice Paolo Bartolomei – che contengono informazioni preziose per ricostruire le discendenze familiari. Così potremmo arricchire e forse completare il database del portale, risalendo ancora più indietro nel tempo, addirittura al Quattrocento. Speriamo che in futuro ci sia questa possibilità.”

Un impegno impegnativo e un interesse che Paolo Bartolomei condivide con sua moglie, Angelyn Balodimas, di origini greche, che ha effettuato ricerche simili partendo dalle famiglie dei suoi genitori, sebbene con qualche difficoltà in più: l’accesso agli archivi della chiesa ortodossa, infatti, è più complesso. Inoltre, i registri anagrafici non registrano i nomi delle donne.

Il sito web https://porcari.tribalpages.com/ è il culmine di anni di ricerca dettagliata e continua a evolvere: Bartolomei ha creato questo portale per condividere le sue scoperte e per invitare tutti i porcaresi a contribuire, arricchendolo ulteriormente. Questo progetto può diventare una risorsa preziosa per le future generazioni, soprattutto per le comunità di emigrati porcaresi dell’Ottocento e del Novecento, come quelle piuttosto numerose in California, Illinois, Brasile e Argentina.

2024-06-20 15:26:34