
“Il nuovo piano per i rifiuti ha effettivamente rimosso il criterio di esclusione della distanza minima di 200 metri dai centri abitati perché, come ha anche dichiarato Giani, era un ostacolo per la realizzazione degli impianti di trattamento dei rifiuti in Toscana. Infatti, tutti gli emendamenti proposti dall’opposizione per reintrodurre tale criterio di localizzazione sono stati crudelmente respinti dalla maggioranza del Pd. Questa è la triste realtà. Il sindaco non dovrebbe venire a raccontarci un’altra favola“. Lo dichiara la leader del gruppo “La Porcari che vogliamo”, Barbara Pisani.
“Capisco – prosegue Barbara Pisani – che Fornaciari stia avendo gravi difficoltà con il paese: cercava di attribuirsi qualche improbabile merito per aver finalmente, solo dopo le nostre continue pressioni e le oltre 300 lettere dei cittadini di Porcari, adottato una delibera del consiglio che avrebbe dovuto essere là da anni, per proteggere il centro abitato di Porcari. L’amministrazione Fornaciari sapeva di essere inadempiente fin dall’agosto 2023. Ma, per qualche ragione, ha continuato a perdere mesi e mesi di tempo prezioso per rimediare a una sua colossale negligenza. Ma ora tutto è chiaro. Quei mesi sono stati molto utili ai suoi amici in Regione, per trovare una soluzione “su misura” e aggirare l’ostacolo per poter autorizzare l’Impianto di Pannolini di Salanetti: un nuovo Piano dei Rifiuti in cui scompare la distanza minima di 200 metri dai centri abitati e, contemporaneamente, si dà la possibilità di applicare questa nuova norma anche a chi ha un procedimento autorizzativo in corso. E il gioco è fatto”.
“Di fronte a quello che è chiaramente uno scherzo, i cittadini e i comitati si sono immediatamente mobilitati, andando, lo scorso mercoledì, sotto le finestre del palazzo della Regione – continua – per denunciare tutto pubblicamente, proprio durante la seduta del Consiglio in cui si approvava il nuovo piano dei rifiuti. Evidentemente la mobilitazione ha preoccupato chi, tra qualche mese, dovrà venire a chiederci il voto. Di qui l’improbabile emendamento Mercanti-Puppa, palesemente forzato e inconsistente, visto che dice di “prestare particolare attenzione” alle aree con presenza di centri abitati e niente di più. Non sarà minimamente sufficiente per fermare la volontà di Retiambiente di realizzare l’impianto a Salanetti e lascerà la massima discrezionalità a Regione Toscana nell’autorizzarlo”.
“Vale la pena ripeterlo – ribadisce Pisani – gli unici emendamenti, che ripristinavano in modo inequivocabile e sicuro il criterio di esclusione dei 200 metri dal centro abitato, sono stati brutalmente respinti dal Pd, Mercanti e Puppa in prima linea. Inutile che si diano la pena persino l’assessore Monni o il presidente Giani per rassicurarci che il Nuovo Piano non è retroattivo. Sappiamo bene che non lo è. E soprattutto non serve che lo sia. Semplicemente perché è il piano stesso che dà la possibilità di applicare, anche ai procedimenti autorizzativi in corso come quello dell’impianto di Salanetti, i nuovi criteri di localizzazione al posto di quelli precedenti. Una chiara presa in giro”.
“Gli amici di Fornaciari in Regione quindi, da Giani in giù, tutti inclusi, che ora si sentono in dovere di rassicurarci, non solo non hanno fatto né detto niente per difendere i cittadini della Piana di Lucca, ma hanno proprio lavorato per eliminare ogni ostacolo alla realizzazione dell’Impianto dei Pannolini a Salanetti. E Fornaciari non dovrebbe venirci a raccontare un’altra favola… se l’impianto sarà autorizzato, i nomi dei responsabili li conosciamo tutti molto bene”.
2025-01-17 18:38:00