
Giovanni Minniti, tecnicamente a partire da oggi, data affissa all’albo pretorio per il decreto di nomina del suo sostituto, non è più assessore al sociale e alla sicurezza per la Lega nella giunta Pardini. Questo è stato annunciato ieri sera (11 marzo) in consiglio comunale dal primo cittadino dopo settimane di incontri in cui il sindaco ha cercato di mantenere intatta la sua squadra di governo.
Ma di fronte alle esigenze del gruppo consiliare e alla posizione del partito a livello provinciale e comunale, ha preso la decisione: a entrare in squadra sarà l’ex consigliere regionale, assessore e consigliere comunale a Capannori, Salvadore Bartolomei.
Una scelta non facilmente accettata, neanche dalla Lega stessa, che potrebbe perdere Antonino Azzarà, che si preannuncia pronto a unirsi al gruppo misto.
È su queste divisioni che insiste l’ex assessore Minniti, che fino all’ultimo ha cercato di intervenire per evitare la decisione, coinvolgendo la direzione regionale del partito e il deputato Elisa Montemagni. Era anche pronto a ritirarsi dalla corsa per un posto come consigliere regionale nella lista del Carroccio, lasciando così strada libera a Massimiliano Baldini, ma ciò non è stato sufficiente.
E oggi è il giorno del redde rationem. E Minniti non è certo dietro le quinte.
“C’è poco da fare contro il senso di frustrazione di chi è stato palesemente sconfitto nelle elezioni e contro il desiderio di rivincita di chi, avendo preso meno della metà dei voti di Minniti o essendosi guadagnato un posto nel consiglio comunale con la miseria di appena 100 voti, poteva aspirare al ruolo di assessore solo eliminando il candidato con più voti di tutta la coalizione di centrodestra che ha dato un importante contributo alla vittoria nelle elezioni del 2022. I cittadini sanno bene come nascono e a cosa mirano certe pugnalate alle spalle: non certo per l’intento di impegnarsi per il bene della comunità ma solo per la brama di ottenere ruoli non conquistati sul campo e alle prossime elezioni penseranno bene a punire i soliti cospiratori di palazzo”.
“Anche la Lega ne esce malconcia – continua – scaricando un proprio membro che da solo ha preso il 40% di tutti i voti nelle elezioni amministrative e che, con il suo contributo, ha fatto entrare in Consiglio almeno due dei consiglieri che l’hanno tradito e che stanno perdendo autorità, prestigio e soprattutto consenso di fronte ai cittadini, che faticeranno a mantenere quel 6% ottenuto nel 2022 nelle prossime elezioni amministrative. E infine, Massimiliano Baldini, il vero architetto della congiura, non ne esce bene, in quanto elimina in questo modo il suo principale avversario in vista delle elezioni regionali, quando Minniti in realtà era completamente concentrato sul suo ruolo di assessore del Comune di Lucca. Non è un segno di forza, ma piuttosto un segnale della debolezza di Baldini che probabilmente ha fatto male i suoi conti perché con un partito in difficoltà di consensi, con la crescente competizione di altri partiti di centrodestra e con la competizione interna degli altri candidati della Lega nelle province di Pisa e Pistoia, sarà difficile per lui mantenere il suo seggio ereditato in Regione se la lista della Lega nella Provincia di Lucca non sarà composta da persone capaci di attirare molti voti”.
“Anche i muri sanno che l’ordine di servizio è una scusa pietosa – prosegue – Posso dire con certezza che sono stato io a mediare con la Prefettura per impedire la creazione del Cas ad Antraccoli e non certi capipopolo desiderosi di apparire sulla stampa non avendo responsabilità di governare il bene pubblico. La Prefettura aveva le sue esigenze così come il Comune e un amministratore responsabile aveva il dovere di trovare soluzioni adeguate mantenendo gli equilibri con gli altri organi statali per non compromettere irrimediabilmente i rapporti istituzionali. La mia soluzione per Antraccoli era l’alloggio di persone con disabilità, anziani, donne vittime di violenza domestica, giovani in cerca di alloggio e in nessun caso ho mai pensato di inviare persone che avrebbero potuto turbare l’ordine pubblico. L’ordine di servizio è una prerogativa del dirigente che non deve condividerla con l’assessore e infatti, è stato emesso senza la mia verifica finale; per questo la posizione inconsulta di Baldini e dei suoi fedeli consiglieri comunali è un vero e proprio attacco all’amministrazione Pardini, visto il rumore sollevato dall’opposizione e che, a ben vedere, rischia di tornare contro gli stessi congiurati dal momento che se permarrà la destinazione di emergenza abitativa dell’immobile di Antraccoli, anche senza modifiche superficiali all’ordine, i consiglieri della Lega dovrebbero coerentemente uscire dalla maggioranza. Questo comportamento dimostra la totale mancanza di cultura politica in quanto i partiti al governo non devono creare problemi all’amministrazione comunale ma devono risolverli, come ho cercato di fare io sin dal primo giorno della mia nomina ad assessore con spirito di servizio e assoluta fedeltà al sindaco e alla sua giunta”.
“D’altronde nessuno può dire che Minniti sia inadatto – continua – non intendo elencare le cose che ho fatto ma sono orgoglioso del fatto che grazie a me è stata evitata l’apertura del Cas ad Antraccoli e la vendita dei padiglioni del Campo di Marte che ora saranno utilizzati per scopi sociali, come la Rsa, e grazie a me sono stati salvaguardati i posti di lavoro dei dipendenti della Rsa di cui conservo i messaggi di ringraziamento; ho creato l’unica unità cinofila che sta dando ottimi risultati nella lotta allo spaccio di droga e molto altro ancora. Ma questo non interessa ai tanti aspiranti a cariche pubbliche non meriti che mai hanno cercato, anzi hanno rifiutato i rapporti con me, poiché fin dal primo momento volevano prendermi il posto, stipendio compreso. Per dialogare è necessario avere più interlocutori, ma nessuno ha cercato di stabilire relazioni con me. Succede a coloro che, a distanza di anni, sono ancora consumati dal rancore per il loro fallimento elettorale. Fortunatamente, io non sono un professionista della politica: vivo del mio lavoro e la politica è sempre stata per me una vera passione perché è entusiasmante cercare di risolvere i problemi dei cittadini.
“Peccato che non tutti la pensino allo stesso modo. È stata per me un’esperienza unica aver lavorato con il sindaco Pardini – conclude – , che sta facendo un ottimo lavoro e continuerà a farlo in futuro insieme agli altri assessori, che rappresentano il meglio della classe politica di questa città. È stato davvero bello apprezzare la professionalità di tutti i funzionari comunali con cui ho lavorato e che danno il massimo per tutti i cittadini nel svolgimento delle loro funzioni. È solo un peccato che a volte un sindaco decida di proteggere l’aspetto amministrativo a scapito di quello politico. Credo in una politica sana fatta di impegno, sacrificio e dialogo con i cittadini e con i colleghi.
“In politica, quando si ricoprono ruoli istituzionali e si amministra una città – conclude – , l’obiettivo deve essere il bene della comunità e dei cittadini. Mi sono sempre battuto per questo e sarà sempre il mio unico scopo. Continuerò con la testa alta con le persone che lo meritano e che la pensano come me. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino e soprattutto mi hanno mostrato lealtà, una qualità non certo comune a tutti. Ho sempre cercato di comportarmi nella maniera migliore e continuerò a fare una politica sana e leale per passione e non per lavoro. ”.
2025-03-12 09:24:00