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Antenne al confine, Altopascio contesta il regolamento della telefonia mobile di Castelfranco

Il Comune di Altopascio contesta il regolamento della telefonia mobile di Castelfranco di Sotto alla giustizia amministrativa riguardo all’area per l’installazione di antenne per la telefonia situata al confine tra Altopascio e Castelfranco nella zona della Galeotta, nel territorio comunale di Castelfranco.

Una contestazione che, tuttavia, arriva in ritardo da parte dell’amministrazione comunale di Lucca, dopo che erano decorsi i termini legali. Quindi, anziché appellarsi al tribunale amministrativo regionale, il comune di Altopascio è stato costretto a presentare la contestazione al Consiglio di Stato, con un appello al presidente della Repubblica. Tutto ciò per dire che il comune di Altopascio non solo non si era preoccupato di esprimersi a tempo debito quando gli uffici comunali di Castelfranco gli avevano notificato l’imminente adozione dell’aggiornamento del regolamento della telefonia mobile, ma ha anche lasciato scadere i termini per una corretta contestazione davanti al tribunale amministrativo. Di conseguenza, il ricorso al Consiglio di Stato ora è stato riassegnato al Tar della Toscana e sarà discusso, intanto per decidere sul suo aspetto sospensivo, all’inizio di settembre.

L’oggetto della contestazione è semplice. Il comune di Castelfranco nel 2024 riceve da due operatori telefonici la richiesta di individuare nuove aree per installare torri per la ripetizione del segnale della telefonia mobile. Il consiglio comunale alla fine del 2024 approva un aggiornamento del regolamento, innanzitutto per prevenire che le compagnie telefoniche possano agire autonomamente. Con l’aggiornamento del regolamento della telefonia mobile vengono individuate due nuove aree, dove gli operatori potranno installare le antenne. Un aggiornamento che, se da un lato soddisfa le richieste degli operatori, dall’altro previene una situazione di “anarchia” e protegge la salute pubblica dei cittadini, cercando di far convivere due elementi del diritto: gli interessi delle compagnie telefoniche e i diritti dei cittadini. Alla fine emergono due nuove aree e una di queste è quella al confine con il comune di Altopascio.

Il Comune approva l’aggiornamento del piano delle antenne con tutte le misure legali, compresa la comunicazione ai comuni limitrofi. Fino alla fine di giugno 2025 tutto tace, quando improvvisamente il comune di Altopascio propone questo appello al presidente della Repubblica. Altopascio contesta a Castelfranco di avere adottato il regolamento, con una delibera del consiglio comunale, senza aver passato attraverso un procedimento aggravato, ovvero una valutazione ambientale strategica che prevede anche una conferenza dei servizi. Un iter lungo e assolutamente costoso per il Comune, soprattutto in questo caso in cui si va ad implementare il regolamento di sole due aree. Quindi Castelfranco nel 2024 ha scelto di procedere con un procedimento semplificato, più snello e più rapido come consentito dalla legge.

Inoltre, Altopascio contesta anche il fatto che nella zona vicina a quella individuata da Castelfranco alla Galeotta ci fosse, a circa 230 metri, un altro traliccio, che insisteva nel comune di Altopascio e che avrebbe potuto servire anche quell’area del comune di Castelfranco. Tuttavia, gli studi condotti dall’azienda incaricata di sviluppare l’aggiornamento del piano delle antenne della telefonia mobile, con le relative simulazioni, dicono che quel sito non avrebbe soddisfatto le richieste di un operatore che a quel punto avrebbe potuto operare liberamente, in modo incontrollato e installando una torre dove avesse trovato spazio. In questo modo è stata invece individuata un’area lontano dalle case e che non mette, anche se il danno da oggi è solo ipotetico, a repentaglio la salute delle persone.
Insomma Castelfranco ha agito secondo la legge e con il criterio di far convivere pacificamente gli interessi di tutte le compagnie telefoniche e dei cittadini in primo luogo. Inoltre, quell’antenna sorgerà in un’area in cui anche sul lato di Altopascio insistono principalmente attività produttive ed esercizi commerciali e non zone residenziali.

Inoltre, la contestazione riporta una serie di questioni non pertinenti alla telefonia mobile e assolutamente riferite a tempi passati, con fatti che non riguardano l’amministrazione Mini, dando l’indicazione di una decisione molto politica e poco tecnica riguardo a questa contestazione dove si legge: “Negli ultimi anni, il comune di Castelfranco di Sotto ha intrapreso una politica di espansione urbana molto discutibile, evidentemente volta a minimizzare gli impatti negativi di alcune urbanizzazioni per gli abitanti di Castelfranco di Sotto, a discapito però di quelli di Altopascio. Ha così sempre più localizzato gli edifici più impattanti per il tessuto urbano (come i capannoni industriali, le strutture logistiche, i parcheggi per i mezzi pesanti, etc.) al confine con il Comune ricorrente, quindi lontano dal proprio centro abitato, ma vicino a quello di Altopascio”.

“Ancora prima di affrontare la questione puramente giuridica – spiega l’assessore all’ambiente del comune di Castelfranco di Sotto, Nicola Sgueo – già da queste parole si capisce che Altopascio ha introdotto elementi non pertinenti alla questione della telefonia mobile e che sembrano pretesti per litigare. In questo senso condivido pienamente il parere dei nostri tecnici che affermano nelle loro controdeduzioni: “Sembra che il tema dell’antenna sia piuttosto un elemento secondario di una contestazione più ampia sulle scelte urbanistiche del Comune di Castelfranco di Sotto”.

“Una serie di questioni – prosegue Sgueo – inappropriate in questo contesto e comunque derivanti da scelte, ad esempio urbanistiche, fatte legittimamente dall’amministrazione comunale di centrosinistra di Castelfranco di Sotto che ci ha preceduti, che qui non hanno motivo di essere riportate in questo ricorso. Tutto ciò mi fa pensare che da parte dei funzionari comunali di Altopascio ci sia un atteggiamento di ritorsione, perché noi, diversamente dal passato, abbiamo deciso di riportare i rapporti tra i due municipi nel solco del diritto di fatto, piuttosto che nei rapporti politici, su varie questioni, compresa la gestione della variante di Valico, che va ricordato è una strada a servizio di Altopascio, che però attraversa il territorio di Castelfranco sotto”.

“Ora se il comune di Altopascio – dice ancora Sgueo – intende affrontare i rapporti con Castelfranco, perché non più di un colore politico omogeneo al loro, in questi termini, temo che spesso dovremo rivolgerci alla giustizia amministrativa piuttosto che al buon senso, perché noi siamo stati eletti per tutelare gli interessi legittimi dei nostri cittadini e gli amministratori di Altopascio farebbero bene a fare lo stesso verso i loro, piuttosto che sprecare le risorse dei contribuenti e il tempo in ricorsi giuridicamente deboli, solo perché oggi a Castelfranco governa il centrodestra. Noi siamo certi del buon operato dei nostri uffici e della legittimità delle scelte politiche fatte sul regolamento della telefonia mobile, ora vedremo cosa deciderà il Tar, ma non dubitiamo che rifiuterà il ricorso. Anche perché, se così non fosse in quell’area del comune di Castelfranco si creerebbe una situazione di deregolamentazione in materia di antenne della telefonia mobile, di cui alla fine pagherebbero lo scotto i cittadini di Castelfranco, ma anche quelli di Altopascio, visto che le onde elettromagnetiche non tengono certamente conto dei confini amministrativi”.

2025-08-11 15:45:00