LUCCA\ aise\ – Dal 23 novembre al 15 dicembre, Lucca ospiterà la sesta edizione biennale di Photolux Festival, uno degli eventi più importanti nel panorama della fotografia europea. Il tema di quest’anno, “Il Bel Paese?“, invita a riflettere sull’identità italiana attraverso la fotografia contemporanea. Il programma è ricco e vario, con diciannove mostre, la maggior parte delle quali inedite e create appositamente per l’occasione, e un fitto calendario di workshop, talk, conferenze e presentazioni di libri. Questi eventi vedranno la partecipazione di critici, curatori e fotografi di rilevanza nazionale e internazionale.
Il direttore artistico Enrico Stefanelli ha deciso di riflettere sul nostro Paese attraverso domande fondamentali: cosa significa essere italiani oggi? Quali sono le radici identitarie e quale futuro vogliamo costruire? Il programma espositivo del festival riflette questa dualità: da un lato le bellezze del nostro Paese, dall’altro le sue fragilità e contraddizioni. La narrazione si sviluppa attraverso il dialogo tra le opere di importanti nomi della fotografia italiana e internazionale e quelle di autori emergenti. La fotografia sarà uno strumento per esplorare l’immagine contemporanea del Bel Paese, analizzandone evoluzione, cambiamenti e contraddizioni. “Sin dalla sua nascita nel 2005, esattamente venti anni fa e questo è un altro anniversario importante che ci accingiamo a festeggiare, il festival ha avuto l’obiettivo di promuovere la cultura fotografica d’autore e le voci emergenti italiane e internazionali attraverso la rappresentazione di vari linguaggi, anche quelli resi possibili dalle nuove tecnologie. Si tratta di uno dei più longevi festival di fotografia in Italia, che nel corso degli anni si è evoluto e ha modificato le sue forme, diventando biennale nel 2013”.
Le mostre e tutti gli eventi collaterali si svolgeranno in vari luoghi del centro storico di Lucca. Le tre sedi espositive saranno Palazzo Ducale, Palazzo Guinigi e la Chiesa dei Servi. Un approccio che, come ogni anno, mira a coinvolgere il pubblico in un percorso immersivo che valorizza il tessuto urbano e sottolinea l’importante coinvolgimento del territorio. Il Photolux Festival ha come main partner la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e come partner istituzionali il Comune di Lucca, la Provincia di Lucca e The Lands of Giacomo Puccini Lucca Tuscany, con lo sponsor Intarget, di Leica e il supporto di Pictet.
LE MOSTRE
Fra gli appuntamenti più attesi vi è la retrospettiva “Sotto questo sole” di Massimo Vitali a Palazzo Ducale, a cura di Matteo Balduzzi, che celebra il trentesimo anniversario della sua prima fotografia delle spiagge italiane. L’esposizione, divisa in tre sezioni, include l’iconica immagine del 1994, un campione del vasto archivio analogico e digitale di Vitali esposto per la prima volta, e opere noti in collezioni internazionali. Di particolare importanza è la sezione dedicata all’archivio: è una occasione unica per vederlo per la prima volta e per entrare nel mondo artistico di Vitali. La mostra dunque non documenta solo i cambiamenti sociali e culturali dell’Italia, ma riflette anche sulla contribuzione di Vitali alla fotografia contemporanea. A lui verrà assegnato il Photolux Award 2024 il 30 novembre, un premio che riconosce la sua carriera.
Il percorso espositivo a Palazzo Ducale si conclude con la mostra del World Press Photo e “Italia/Europea” di Joakim Kocjancic, fotografo di origini italo-svedesi. La sua serie di immagini in bianco e nero esplora il legame tra il fotografo e i soggetti ritratti, intrecciando la sua esperienza europea in un linguaggio visivo che unisce realtà e sogno. Realizzata tra il 1999 e il 2016, questa serie offre la parte italiana del progetto dedicato a una visione affascinante di un’Europa in cui i confini si dissolvono e l’attenzione è rivolta alle persone.
Il resto delle mostre saranno tutte esposte a Palazzo Guinigi (a parte LOBA40, presso la Chiesa dei Servi).
Qui Massimo Mastrorillo presenta “Omicidio bianco”, un’esplorazione del dramma delle morti bianche sul lavoro in Italia. Attraverso immagini evocative, Mastrorillo mette in luce la negligenza di sistema e l’indifferenza verso la sicurezza dei lavoratori, offrendo una riflessione aspra sul fallimento di un sistema che sacrifica vite umane per il profitto.
Nell’esibizione “Italia Metafisica” curata da Benedetta Donato, Gabriele Croppi esplora la metafisica del paesaggio urbano attraverso una raffinata combinazione di arte e pensiero. Con 25 anni di esperienza, Croppi presenta immagini in bianco e nero che equilibrano realtà e astrazione, invitando lo spettatore a riflettere sul potenziale nascosto della realtà quotidiana.
La Fondazione Sella promuove invece “Vittorio Sella” una vasta selezione di modern prints tratte dai negativi realizzati in Italia dal celebre fotografo e alpinista, durante trent’anni di attività in alta montagna. La mostra ripercorre le sue prime immagini sulle montagne Biellesi, fino ai principali gruppi alpini ed extraeuropei, esaltando la fusione tra rigore tecnico e ricerca estetica. Un’immagine panoramica di ben 4,60 mt. di lunghezza avrà un rilevo particolare in esposizione. Le sue fotografie, di grande valore documentario e artistico, mostrano l’amore per la natura e la montagna, con un perfetto equilibrio tra prospettiva, luci, ombre e toni, catturando l’armonia tra cielo e paesaggio terrestre.
La collettiva “Verità nascoste. Eredità visive della storia recente d’Italia”, curata da Benedetta Donato, Azzurra Immediato, Chiara Ruberti ed Enrico Stefanelli, esplora eventi drammatici e dimenticati della storia recente italiana. Attraverso fotografie e installazioni, i lavori di artisti come Antonello Ghezzi e fotografi come Alberto Gandolfo, Martino Lombezzi e il TerraProject offrono nuove prospettive su vicende irrisolte come il crollo della diga del Vajont, il disastro ferroviario di Viareggio e le stragi di Ustica e del Moby Prince.
“Viva l’Italia”, a cura di Photolux, presenta una selezione di immagini vernacolari tratte dall’Archivio Fortepan, che ricostruiscono una geografia inedita dell’Italia degli ultimi 150 anni. La mostra, ispirata alla canzone “Viva l’Italia” di Francesco De Gregori, esplora la vita privata e collettiva degli italiani attraverso fotografie storiche.
“Matrimoni napoletani” di Francesco Cito è un reportage sui matrimoni a Napoli, vincitore di un World Press Photo nel 1995. L’esposizione esamina le dinamiche sociali e la teatralità della cerimonia, esplorando come il matrimonio napoletano rifletta la società tra tradizione e spettacolo.
“Home is Home (All Alone)” di Guido Gazzilli utilizza la figura del Fauno come metafora della ricerca di identità e rifugio. Attraverso fotografie che intrecciano figure umane e animali con elementi naturali, Gazzilli esplora la solitudine esistenziale e antropologica, raccontando la sua esperienza di vita e la ricerca di un senso di appartenenza. La mostra è stata realizzata in collaborazione con la Manuel Rivera-Ortiz di Arles.
PREMI E RESIDENZE
Il festival Photolux ospita anche le mostre dei vincitori di prestigiosi premi internazionali. Tra questi, il World Press Photo 2024 a Palazzo Ducale celebra il miglior fotogiornalismo dell’anno, con immagini scelte tra oltre 61.000 foto di 130 paesi. La foto dell’anno è stata vinta da Mohammed Salem (Reuters) per un’immagine di una donna palestinese che abbraccia il corpo della nipote, simbolo della devastazione a Gaza. Altri vincitori includono Lee-Ann Olwage per la storia dell’anno e Alejandro Cegarra per il progetto a lungo termine.
Alla Chiesa dei Servi sarà esposta la mostra LOBA40, un imponente progetto espositivo realizzato in Germania nel 2020 per festeggiare i 40 anni del Leica Oskar Barnack Award, un premio che rende omaggio all’inventore della fotocamera Leica che ha rivoluzionato il mondo della fotografia e del fotogiornalismo. Oltre 350 opere offrono un panorama delle storie e dei temi sociali più rilevanti trattati dai fotografi premiati dal 1980. Attraverso immagini che spaziano dalla vita quotidiana alle emergenze globali, la mostra rappresenta l’evoluzione del fotogiornalismo, con opere di grandi autori come Sebastião Salgado, Gianni Berengo Gardin e Jane Evelyn Atwood. Arricchiscono l’esposizione i vincitori delle ultime tre edizioni del premio fino al 2023.
Il lavoro vincitore del Romano Cagnoni Award 2024, “Sorgenti di vita” di Anush Babajanyan, verrà esposto per la prima volta a Lucca. La mostra esplora la crisi idrica in Asia centrale, documentando l’impatto della scarsità d’acqua e la resilienza delle comunità locali.
Il Premio Intarget Photolux presenta i lavori di Alessandro Mallamaci, Graig Ames e Maurizio Grandi, vincitori nelle rispettive sezioni (“Raccontare l’Italia” e “A.I.”). Questo è il primo concorso dedicato all’intelligenza artificiale nell’ambito del festival, che da sempre si concentra sulle nuove tecnologie. In quest’ottica rientrano alcuni talk e il workshop sulla fotografia con i droni con il fotografo e video-maker Luca Bracali e quello sul linguaggio espressivo delle action-cam in collaborazione con Insta360.
Photolux ospita anche residenze fotografiche in collaborazione con Photoamnuales (Francia) e Centre Mediterranée de la Photographie (Corsica), che presentano i lavori di Sébastien Arrighi, Michele Martinelli, Giaime Meloni e Daniele Greco.
Il festival Photolux è un’opportunità imperdibile per esplorare la fotografia contemporanea e riflettere su temi importanti attraverso le immagini. (aise)
2024-11-12 17:00:00