LUCCA. Il mandato di cattura internazionale l’ha raggiunto a Rotterdam, in Olanda. Sulle sponde del mare del Nord si è conclusa dopo due mesi e mezzo la latitanza di Costel Bordeianu, l’ultimo a piede libero dei tre malviventi che il 20 febbraio erano fuggiti dal carcere di Sollicciano nella più classica delle maniere, cioè calandosi con le lenzuola arrotolate.
Bordeianu si trovava in prigione perché coinvolto in una maxioperazione dei carabinieri che – coordinati dalla procura della Repubblica di Lucca – per una serie di colpi messi a segno in mezza Toscana. L’operazione “Starlight†(luce delle stelle, così chiamata perché la banda operava durante le ore notturne), il 7 febbraio aveva portato in carcere dieci persone, oltre a molte altre denunciate. E – secondo gli inquirenti – a capo della banda ci sarebbe stato proprio Bordeianu a coordinare i colpi della banda, dal quartier generale che era stato ricavato in un capannone all’Osmannoro, alla periferia di Firenze. In particolare, Costel (che al vertice dell’organizzazione agiva insieme a un cugino), si sarebbe specializzato nelle spaccate a supermercati, negozi e centri commerciali.
E di colpi la banda ne avrebbe messi a segno molti: più di una trentina, dal giugno del 2015 fino al febbraio scorso. Spaziando in molte zone della Toscana: dalla Versilia alla Lucchesia (con una “predilezione†particolare per Altopascio), fino alla Valdinievole, ad Agliana e alla Valdelsa. Diversi colpi a loro imputati sono poi stati messi a segno in Valdera (un paio a Bientina nella notte del 13 febbraio del 2016) e altri ancora a Prato. Proprio in qust’ultima provincia, il 4 febbraio scorso, l’ultimo colpo ai danni di un negozio di biciclette da corsa di Vaiano.
Costel Bordeianu riuscì ad evadere da Sollicciano nel tardo pomeriggio del 20 febbraio, riuscendo a calarsi con una “catena†di lenzuola e poi scavalcando il muro di cinta del grande complesso penitenziario fiorentino in un punto non sorvegliato. Con lui, in questa rocambolesca impresa, due connazionali. Il primo era Constantin Catalin Donciu, 29 anni, in carcere sempre per l’operazione Starlight con l’accusa di essere l’incaricato del trasporto e della custodia della refurtiva e dei veicoli rubati. L’altro compagno di Bordeianu era Ciocan Danut Costel, in carcere per motivi non riconducibili all’inchiesta della procura di Lucca.
Per questi due la latitanza si è già conclusa. Ciocan Danut Costel è stato arrestato il 4 aprile in Svizzera, vicino a Losanna dove si era rifugiato nell’abitazione del padre. Il giorno dopo era stata la volta di Costantin Catalin Donciu, che aveva deciso di costituirsi a Torino, dopo una serie di contatti fra i familiari e i carabinieri di Firenze.
Bordeianu era l’ultimo rimasto a piede libero: secondo gli inquirenti avrebbe contato su una rete di complicità e protezione che gli avrebbe permesso di arrivare in Olanda. Non abbastanza lontano, tuttavia, da sfuggire al mandato di cattura internazionale. Sono in corso le pratiche per l’estradizione ed entro pochi giorni Bordeianu potrebbe essere riportato in Italia.
Fonte: Il Tirreno