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[Lucca] DUE DETENUTI DELLA CASA CIRCONDARIALE DI LUCCA SVOLGERANNO LAVORI SOCIALMENTE UTILI NEL COMUNE DI CAPANNORI

Lucca –

Il sindaco Menesini: “Un concreto progetto di inclusione sociale”
DUE DETENUTI DELLA CASA CIRCONDARIALE DI LUCCA SVOLGERANNO LAVORI SOCIALMENTE UTILI NEL COMUNE DI CAPANNORI
Siglato un protocollo tra il primo cittadino e il direttore dell’istituto di pena
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Capannori è tra i primi Comuni della Toscana dove i detenuti in fase di reinserimento nella comunità potranno svolgere, a titolo gratuito, lavori socialmente utili. E’ questa la nuova iniziativa per l’inclusione sociale promossa dall’amministrazione che è stata sancita questa mattina (martedì) dal protocollo tra il Comune di Capannori e la Casa Circondariale di Lucca firmato, rispettivamente, dal sindaco Luca Menesini e dal direttore Francesco Ruello.

A partire dalle prossime settimane una persona proveniente dall’istituto di pena lucchese, che già sta seguendo un percorso per l’inserimento sociale, potrà affiancare il personale dell’Ente per lo svolgimento di alcune mansioni nel settore dei lavori pubblici. I dettagli dell’impiego saranno definiti successivamente ma interesseranno la cura e il decoro del territorio: la pulizia delle aree a verde, la manutenzione delle aiuole o piccoli interventi di manutenzione. Dopo una prima fase sperimentale sarà valutato di  estendere il progetto a una seconda persona.

“Un concreto progetto di inclusione sociale che dà l’opportunità a coloro che  hanno sbagliato di offrire un servizio alla comunità – spiega il sindaco Luca Menesini -. E’ con iniziative come questa che l’amministrazione comunale dimostra di credere nell’importanza di aiutare le persone a compiere un percorso di inclusione. Questo progetto ha anche un’importante valenza educativa per i cittadini, perché sarà promossa una cultura alternativa ai luoghi comuni sulla detenzione. Ringrazio il direttore della Casa Circondariale di Lucca per la sensibilità dimostrata su questa tematica ed aver sottoscritto con noi questo protocollo”.

L’accordo tra il Comune e la Casa Circondariale prevede che l’attività, non retribuita, sarà svolta secondo quanto concordato con gli uffici comunali e secondo i programmi di trattamento della direzione dell’istituto penitenziario. Sarà poi definito un programma per il corretto svolgimento dei lavori, che saranno costantemente seguiti e monitorati. L’impiego massimo previsto è di 30 ore settimanali. Il protocollo ha una durata di un anno ed è rinnovabile per ulteriori due.
L’amministrazione comunale ha già promosso progetti per l’inclusione sociale tramite lavori socialmente utili. Fra questi c’è quello che nel 2016 ha interessato una quarantina di giovani richiedenti asilo, che gratuitamente e a titolo di volontariato, hanno svolto attività di pulizia e manutenzioni di luoghi pubblici, come parchi, parcheggi ed aree verdi.

Fonte Verde Azzurro