La commissione d’inchiesta sulla criminalità organizzta, tossicodipendenze, sicurezza e qualità della vita, presieduta da Giacomo Leonelli, ha ascoltato in audizione il sindaco di Umbertide, Marco Locchi, per approfondire e verificare la veridicità di alcune notizie di stampa su presunte infiltrazioni criminali nelle vicende che riguardano il quartiere “La Fornaceâ€. “Il complesso è stato messo in sicurezza – ha detto il sindaco – e sarà destinato a ‘social housing’, quindi abitazioni per chi ha un reddito più alto di quello che consente l’accesso a case popolari, ma non sufficiente a optare per il libero mercato, con una gestione pubblica e privata, e sarà presentato il prossimo 6 luglioâ€.
(Acs) Perugia, 29 giugno 2017 – “L’acquisto del complesso immobiliare di Umbertide denominato ‘La Fornace†è stato perfezionato e il progetto di riconversione dell’area in chiave ‘social housing’, abitazioni e servizi, di iniziativa pubblica e privata, con le garanzie di Casse depositi e prestiti, sarà presentato ufficialmente alla cittadinanza e alle associazioni il prossimo 6 luglioâ€: lo ha detto il sindaco Marco Locchi nell’audizione della Commissione d’inchiesta sulla criminalità organizzata, presieduta da Giacomo Leonelli, convocata per approfondire e verificare la veridicità di alcune notizie di stampa su presunte infiltrazioni criminali nelle vicende che riguardano il quartiere umbertidese.
“L’edificio è stato messo in sicurezza – ha detto il sindaco – dopo che il blocco dei lavori, a causa di una vicenda giudiziaria, aveva provocato uno stato di abbandono che ne aveva favorito l’utilizzo abusivo da parte di senzatetto e saccheggi di sanitari e caldaie. Adesso tutte le porte degli appartamenti sono state chiuse e l’area è stata recintata. La nuova destinazione prevede 85 alloggi sociali, comprendendo un 73 per cento della superficie per le abitazioni e la restante parte per uffici commerciali e servizi. Gli appartamenti saranno venduti o affittati a determinate fasce di popolazione, secondo regole diverse da quelle del libero mercatoâ€.
I consiglieri regionali hanno chiesto al sindaco alcuni chiarimenti: Liberati (M5s) “se sono previste varianti urbanistiche, qual’è il cronoprogramma dei lavori e chi sarà ospitato negli alloggi, se potranno essere anche migranti o rifugiatiâ€; Guasticchi se esiste la possibilità di portare all’interno della struttura la sede dei Carabinieri, progetto a cui pensa da quando se ne interessò in qualità di presidente della Provincia di Perugia; De Vincenzi (Rp) sui destinatari degli alloggi e sulle metrature, per sapere se consentiranno anche a famiglie numerose di trovare una casa grazie al social housing; infine Ricci ha definito il progetto “qualificante e in linea con la migliore programmazione degli spazi urbaniâ€.
Il sindaco ha risposto che “le sole variazioni possibili riguarderanno la possibilità di modificare l’ampiezza degli appartamenti, per ora tutti di dimensioni grandi e medie, mentre i destinatari saranno le cosiddette fasce ‘grigie’, con reddito non abbastanza basso per accedere alle case popolari, ma nemmeno sufficiente a optare per il libero mercato. Per il resto, il complesso ospiterà uffici per i servizi alla persona, la cura del tempo libero e le attività commerciali. L’azienda che eseguirà i lavori ha chiesto un anno di tempo per la risistemazione dei danni subiti dagli edificiâ€. PG/
Fonte: Regione Umbria