Quarto sito a conseguire il titolo. Gazzolo: “Un grande risultato. Bellezza e biodiversità valore aggiunto della nostra terra”
Sale a quattro il numero dei siti Patrimonio mondiale dell’Umanità in Emilia-Romagna. La Foresta di Sasso Fratino, parte del parco delle Foreste Casentinesi, tra Santa Sofia e Bagno Romagna (Fc), si aggiunge ai tre che già avevano meritato il prestigioso riconoscimento: il centro storico di Ferrara, le chiese paleocristiane di Ravenna e il Duomo di Parma. La decisione è stata assunta nel corso della 41esima sessione della Commissione per il Patrimonio mondiale dell’Unesco, riunita in questi giorni a Cracovia.
Il sito si è unito alla lista del Patrimonio mondiale insieme ad altri 9 siti italiani, per una superficie totale di oltre 2 mila ettari: le faggete del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (a Villavallelonga-Valle Cervara, Lecce nei Marsi-Moricento, Pescasseroli-Coppo del Principe e Coppo del Morto, Opi-Val Fondillo); della Foresta Umbra (Parco Nazionale del Gargano), di Cozzo Ferriero (Parco Nazionale del Pollino), del Monte Cimino (Soriano nel Cimino) e di Monte Raschio (Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano). Insieme a questi siti, si inserisce nella rete europea delle riserve di faggi secolari, diffusa in 12 Paesi: Germania, Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Italia, Romania, Slovacchia, Spagna, Ucraina e Ungheria.Â
Fonte: Regione Emilia Romagna