Press ESC to close

Iva da gennaio nuove norme

Iva da gennaio nuove norme
Iva da gennaio nuove norme

Iva, nuove norme sembra infatti che sia finita l’epoca dell’esonero Iva sulle cessioni e prestazioni e guadagno annuo cumulabile nell’Irpef, con aliquota marginale in luogo della “sostitutiva” del 20 per cento. Sono queste le due novità introdotte dall’articolo 27 del decreto-legge n. 98 del 2011, entrambe sfavorevoli, che riguarderanno la quasi totalità degli oltre 600mila contribuenti “minimi” (imprenditori e professionisti). I quali in pochissimi casi avranno i requisiti per mantenere i vantaggi attuali, riservati solo a chi avrà preso partita Iva dal 2008 in avanti. Le modifiche saranno in vigore  dal 1° gennaio 2012, per cui nessun adempimento dovrà essere anticipato da questi soggetti nel corso del 2011. Dall’anno prossimo, pertanto, la quasi totalità degli attuali “minimi” potrà beneficiare della sola esenzione Irap, sul piano dei risparmi di imposta, mentre continuerà a fruire degli stessi attuali vantaggi e semplificazioni di tipo contabile. La tabella 1 qui allegata evidenzia come, all’indomani del decreto legge n. 98 del 2011, siano diventati tre, in parallelo, i regimi riferibili a imprenditori e professionisti aventi una ridotta consistenza dimensionale. La normativa in questione, tuttavia, sarà presumibilmente rivista in modo significativo, nella sede parlamentare, poiché si rende necessario un coordinamento fra il nuovo regime introdotto dall’articolo 27 del decreto-legge n. 98 del 2011 e quello risalente al provvedimento Visco, in vigore dal 2001 (articolo 13 della legge n. 388 del 2000), e che costituisce una duplicazione di questo. Inoltre, pur all’interno del nuovo regime, bisognerà stabilire cosa succede nei riguardi di chi avvierà un’attività nel corso delle prossime settimane, entro dicembre 2011, dal momento che gli effetti del nuovo regime decorrono non prima del 1^ gennaio 2012.

Comments (2)

  • Annasays:

    12 July 2011 at 11:28

    Uhm vediamo. Tutti i diepndenti che sono rimasti nel corso degli utlimi anni (anche prima del 2008) senza lavoro hanno cercato di arrangiarsi aprendo una partita IVA e lavorando in proprio, annessi e connessi.Usufruivano giustamente di un regime fiscale semplice e non troppo “aggressivo” e adesso si vedranno alzare l’aliquota delle imposte dal 20 al 30%?
    Piove sempre sul bagnato certo 🙂 non c’è che dire

    A quando la cancellazione totale degli assurdi vitalizi ai nullafacenti passati presenti e futuri che posano le chiappe sulle scranne di Roma? 🙂

Comments are closed.