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Vertenza Panem: i lavoratori a Terni alla sede del gruppo Novelli

E’ confermato per il 22 dicembre il viaggio a Terni da una delegazione di lavoratori Panem, il cui stabilimento altopascese è fermo da una settimana e 60 dipendenti rischiano il posto dopo le prosettive estive in cui proprio il gruppo umbro aveva acquisito il 99 per cento di Panem spa, ex Buralli. Si tratta dell’estremo tentativo di allaciare un negoziato per salvare la storiaca impresa altopascese. I lavoratori avranno saldate le ultime spettanze e la tredicesima mensilità ma il licenziaamento è certo. Novelli si è disimpegnata, non vuol rilanciare e investire ad Altopascio, anzi, ha delocalizzato parte della produzione in Brianza (dove in questi giorni si deciderà anche sul concordato preventivo) con il pane di Altopascio (capofila dell’associazione Città del Pane) che viene fatto da altre parte. Saranno valutate legalmente queste situazioni, mentre è stato ribadito che per il momento non si lavora ad ipotesi di ricollocazione e riconversione degli operai. Insomma, si vuole tentare di salvare la Panem. Ma acquirenti non ce ne sono, la crisi è acuta. 

Comments (7)

  • Annasays:

    20 December 2011 at 9:58

    Se fatto in Brianza, che almeno non si chiami più pane di Altopascio! Che diamine!

    A parte questo e a parte tutto il sostegno morale possibile a questi lavoratori, una domanda mi sorge spontanea : perchè?

    Se c’è un settore che ad Altopascio aveva sempre funzionato era proprio il pane. Siamo anche nel consorzio Citta del pane no?
    Come mai allora questo fallimento quasi totale e concomitante? Se non sbaglio ci sono altri grandi “nomi” della panificazione altopascese in forte difficoltà.
    Cosa non va?
    Ad esempio, questi Novelli, hanno dato una risposta alla domanda : come mai non investire ad Altopascio, con un impianto gia in funzione, dipendenti gia qualificati e un mercato gia consolidato?
    Analizzare le loro ragioni (se ne hanno) sarebbe interessante!
    Voglio dire, un motivo ci sarà o è solo uno sfizio?

  • ORESTEsays:

    21 December 2011 at 23:50

    cara amica ANNA credo tu non conosca minimamente la problematica dello stabilimento di altopascio legato con la sede centrale di muggio ,dove esiste uno stabilimento da oltre 30 anni di cui io ero un dipendente fino a 1 anno e mezzo fa.
    la problematica nn dipende dal gruppo novelli ,il quale per altro ha solo acquisito lo stabilimento peraltro gia in deficit ,ogni anno il disavanzo aumentava ,senza possibilita di appianamento causa una male accurata gestione precedente.
    la vecchia dirigenza panem ,peraltro eliminata immediatamente all ingresso del gruppo novelli,e’ la vera causa del male odierno,.
    hanno via via nel corso degli anni appaltato pezzi di stabilimento a coop ,le quali hanno assorbito parte dei dipendenti che erano stati messi in cassa integrazione .
    ora la responsabilita novelli e’ minima
    la vecchia dirigenza ha intascato fior di denaro a insaputa di tutti,
    quello che succede ancora oggi alla panem di muggio’ e’ pagare troppo i lavoratori dipendenti ,mi spiego meglio
    il sabato giorno non produttivo i dipendenti che accettano di lavorare nel mese di dicembre il sabato percepiscono all ingresso un bonus di 80 euro lordi ,piu per ogni ora lavorata 75 per cento in piu
    E’ QUESTO UNO SPRECO DI DENARO
    poi vorrei che la gente venisse a conoscenza della grande quantita’ di pane fresco buttato via letteralmente ogni giorno per colpa dei dipendenti inefficenti e d incapaci di gestire la quantita produtta
    INTENDO A PARTIRE DAGLI UFFICI VEDASI ,UFFICIO ORDINI, FINO AI RESPONSABILI PRODUTTIVI

  • ORESTEsays:

    21 December 2011 at 23:52

    MI PIACEREBBE CHE LA GENTE SAPESSE COME VENIVA GESTITA LA PANEM ,DALL INEFFICACE IGIENE AL MENEFREGHISMO ODIERNO DEI DIPENDENTI PANEM DI MUGGIO’ NEI CONFRONTI DEI COLLEGHI DI ALTOPASCIO

  • ORESTEsays:

    21 December 2011 at 23:54

    IL PANE DI ALTOPASCIO VIENE PREPARATO NELLO STABILIMENTO DI MUGGIO’ ,DOVE ESISTONO ANCORA CASSA INTEGRATI CIRCA 25 CHE NN VENGONO CHIAMATI IN CAUSA DA NESSUNO NEL MOMENTO DI AUMENTO PRODUTTIVO

  • ORESTEsays:

    21 December 2011 at 23:56

    CHIUNQUE LEGGA QUESTI COMMENTI SAPPIA CHE E’ TUTTO VERO,L HO STO PROVANDO IN PRIMA PERSONA OGNI GIORNO,ESSERE IN COOP SIGNIFICA UNA SCONFITTA PER ME PERCHE CREDETEMI SI E TRATTATI DA PERSONE DI SERIE B

  • ORESTEsays:

    21 December 2011 at 23:58

    VORREI MANIFESTARE SOLIDARIETA AI MIEI COLLEGHI DI ALTOPASCIO E DIRGLI CHE QUALCUNO SI RICORDA DI VOI SAPENDO CHE AVETE SEMPRE COMBATTUTO PER IL BENE DEL VOSTRO STABILIMENTO AL CONTRARI DEI COLLEGHI DI MUGGIO’ CHE HANNO SE,PRE MOSTRATO DISINTERESSE ASSOLUTO

  • Annasays:

    23 December 2011 at 14:30

    Eh si, caro amico ORESTE, se fossi stata a conoscenza delle problematiche della Panem riguardo lo stabilimento di Altopascio , non avrei fatto quelle domande nel mio intervento 😀

    Non so, così, di prima battuta, ti rispondo : interessante!
    Ma……credo che il gruppo Novelli, prima di acquistare e visto il consistente parco avvocati che si ritrova, abbia fatto le dovute ricerche, indagini di mercato e non, e fosse quindi venuto a conoscenza dei vari deficit e dell’eventuale mal gestione e incompetenze del gruppo di gestione precedente.

    Mi viene da dire : perchè comprare e investire se la situazione era tanto drammatica?
    Perchè illudere i dipendenti che le cose sarebbero evolute in meglio e poi chiudere lo stabilimento licenziando 65 persone?

    Mi pare una sorta di vaso di Pandora. Aperto il coperchio , domande e risposte fuggono e si confondono e non si trova più il bandolo della matassa.

    E restano i dipendenti e le famiglie a presidiare tristemente i cancelli della Panem di Altopascio.

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