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Firenze Collocamento per le persone con disabilità. Benedetta Albanese (PD): “Il Comune di Firenze rispetta le norme di legge. Un impegno politico ma anche civile”

Il collocamento dei lavoratori con disabilità è stato al centro di un Question Time in Consiglio comunale presentato dalla consigliera PD Benedetta Albanese ed al quale ha risposto l’assessore Federico Gianassi. “Il Comune di Firenze ha sempre posto grande attenzione a queste tematiche. L’inserimento lavorativo discende da obblighi normativi ma prima ancora ci muovono ragioni di buon senso verso cittadini che hanno diritto a lavorare presso le amministrazioni pubbliche. Come ha sottolineato anche l’assessore – ha detto la consigliera Albanese – il nostro è un impegno politico e civile se ci fossero dei ritardi culturali in città dobbiamo lavorare per superarli. La legge prevede l’assunzione del 7%

per lavoratori disabili fisici e psichici e dell’1% di categorie protette sulla base del calcolo del personale in servizio. Ogni anno, come ha sottolineato l’assessore Gianassi, il Comune verifica il rispetto delle proprie coperture entro il 31 dicembre ed entro il 31 gennaio dell’anno successivo deve inviare il prospetto al Centro per l’impiego. Nel 2016 il Comune di Firenze ha assunto 11 dipendenti di cui 2 nella lista della categoria disabili e 9 nella lista della categoria protetta. Altre tre assunzioni sono previste nel 2017 e nella proposta di fabbisogno sono state inserite una assunzione di categoria protetta e dodici assunzioni di persone disabili. Anche le nostre partecipate – conclude la consigliera Benedetta Albanese – devono assolvere agli adempimenti per le assunzioni delle persone con disabilità; il livello dell’integrazione delle disabilità è la misura della nostra civiltà”.

L’unione Italiana Ciechi, presente al Question Time ha espresso soddisfazione. “Siamo contenti del fatto che il Comune di Firenze sia sensibile riguardo al tema dell’occupazione dei non vedenti – dice il presidente regionale Uic Antonio Quatraro – ma ci piacerebbe però che anche altri enti pubblici e privati di grande prestigio e di impegno nel sociale avessero la stessa sensibilità e che mettessero alla prova i nostri giovani, che aspettano solo di essere valorizzati. Non vogliamo certo l’elemosina, ma esprimerci nell’ambito professionale così come ci garantisce la legge”. (s.spa.) 

Fonte: Comune di Firenze