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[TORINO] Differenziata porta a porta, tre nuovi quartieri entro il 2018

di Mauro Marras

Riparte lo sviluppo della raccolta differenziata porta a porta per estendere il servizio ad altri 68mila cittadini. Lo prevede il Piano di lavoro annuale 2017 tra Città di Torino e Amiat spa, approvato oggi dalla Giunta comunale su proposta dell’assessora Stefania Giannuzzi. Il servizio permette di raccogliere separatamente cinque diversi materiali: carta, vetro, plastica, organico e indifferenziato.

A partire dall’autunno prossimo i tre quartieri progressivamente interessati saranno:

– San Salvario, tra corso Vittorio Emanuele II, il Po, corso Bramante, il tracciato di ferrovia tra le Circoscrizioni 1 e 8, corso Marconi e corso Massimo d’Azeglio, con circa 26mila nuovi utenti su una superficie di 2,14 kmq.

– Vanchiglietta-Borgo Rossini, tra corso Regina Margherita, il Po e corso Regio Parco, circa 3,53 kmq e 24mila abitanti.

– Nello stesso periodo il porta a porta interesserà anche Santa Rita, tra corso Cosenza, corso Siracusa, via Tirreno e via Gorizia, circa 0,9 kmq e 18mila abitanti.

Con questa estensione, la modalità di raccolta porta a porta sarà estesa al 55 per cento dei cittadini torinesi.

Il Piano di lavoro 2017 pone dunque al centro dell’attività l’estensione e la promozione della raccolta differenziata. Si prevede, infatti,  di attivare azioni di comunicazione per intercettare e implementare il quantitativo di rifiuto da avviare a recupero/riciclo sottraendolo dalla quota di smaltimento, con particolare attenzione al miglioramento dei parametri qualitativi. L’obiettivo principale è superare il 65% di RD in tutti i quartieri entro il 2020, come richiesto dalla normativa italiana ed europea. “In alcuni quartieri dove questa modalità di raccolta è già presente si è registrata una flessione, è calata l’attenzione dei cittadini – ha detto l’assessora Stefania Giannuzzi -. Torneremo in quei quartieri con azioni di comunicazione e sensibilizzazione per recuperare terreno, così come rilanceremo la differenziata tra le bancarelle dei mercati”.

Il piano prevede infatti di rimodulare il sistema di raccolta nei mercati rionali con l’obiettivo di ridurre i rifiuti prodotti e massimizzare le raccolte differenziate; un abbattimento della frazione indifferenziata comporterebbe un taglio dei costi di gestione dei rifiuti raccolti. Il progetto sperimentale lanciato su «Porta Palazzo» nel mese di novembre 2016 sta confermando l’intuizione che i mercati sono un ambito pregiato di intervento.

Nei mercati è infatti possibile migliorare le raccolte differenziate e attivare politiche di riduzione dei rifiuti; inoltre, sono realtà strategiche per la comunicazione di buone pratiche e di comportamenti virtuosi a tutta la cittadinanza.

Infine, il modello di gestione del Salone del Gusto proposto da Slow Food – produzione dei rifiuti al minimo e uso di materiali compostabili – sarà applicato a tutti gli eventi offerti dalla città.

Complessivamente, i contenuti del Piano mantengono costante il livello di servizio pur operando una riorganizzazione volta alla riduzione dei costi. Gli investimenti per avviare i nuovi servizi, oltre 5 milioni di euro, saranno assorbiti da Amiat, con una parte – circa il 20 per cento – coperta da contributi già concessi dalla Città Metropolitana.

“Siamo certi di poter incrementare i nostri parametri per raggiungere il 65% e portare così Torino in Europa – ha detto il presidente Amiat spa Lorenzo Bagnacani -. Torino dieci anni fa era all’avanguardia, poi il progetto si è fermato. Ora il contesto, sia sotto l’aspetto normativo sia culturale, è mutato: contiamo di estendere il porta a porta su tutta la città nei prossimi tre anni, perché è la migliore soluzione alla nostra esigenza di far crescere di oltre il 20 per cento l’attuale quota di rifiuti differenziati: la frazione di raccolta più costosa da trattare è proprio l’indifferenziata”.

“Dobbiamo coinvolgere i cittadini spiegando non soltanto i benefici in termini di numeri, ma soprattutto i vantaggi ambientali -ha concluso Giannuzzi – si partirà con una comunicazione “su misura”, utente per utente nelle nuove aree investite dal progetto. Ciascun utente sarà rispettato nelle sue peculiarità”. A partire dal mese di maggio, infatti, comincerà la sensibilizzazione dei nuovi utenti, poi la visita stabile per stabile e infine la consegna dei bidoni e l’avvio del servizio, previsto per settembre. Infine, una parola sugli ecocentri: Amiat ha assicurato la copertura entro il 2020 di tutto il territorio cittadino, con nuovi servizi nelle Circoscrizioni 4 e 5, le uniche finora escluse.

Fonte: Comune di Torino