di Mauro Marras
Riparte lo sviluppo della raccolta differenziata porta a porta per estendere il servizio ad altri 68mila cittadini. Lo prevede il Piano di lavoro annuale 2017 tra Città di Torino e Amiat spa, approvato oggi dalla Giunta comunale su proposta dell’assessora Stefania Giannuzzi. Il servizio permette di raccogliere separatamente cinque diversi materiali: carta, vetro, plastica, organico e indifferenziato.
A partire dall’autunno prossimo i tre quartieri progressivamente interessati saranno:
– San Salvario, tra corso Vittorio Emanuele II, il Po, corso Bramante, il tracciato di ferrovia tra le Circoscrizioni 1 e 8, corso Marconi e corso Massimo d’Azeglio, con circa 26mila nuovi utenti su una superficie di 2,14 kmq.
– Vanchiglietta-Borgo Rossini, tra corso Regina Margherita, il Po e corso Regio Parco, circa 3,53 kmq e 24mila abitanti.
– Nello stesso periodo il porta a porta interesserà anche Santa Rita, tra corso Cosenza, corso Siracusa, via Tirreno e via Gorizia, circa 0,9 kmq e 18mila abitanti.
Con questa estensione, la modalità di raccolta porta a porta sarà estesa al 55 per cento dei cittadini torinesi.
Il Piano di lavoro 2017 pone dunque al centro dell’attività l’estensione e la promozione della raccolta differenziata. Si prevede, infatti, di attivare azioni di comunicazione per intercettare e implementare il quantitativo di rifiuto da avviare a recupero/riciclo sottraendolo dalla quota di smaltimento, con particolare attenzione al miglioramento dei parametri qualitativi. L’obiettivo principale è superare il 65% di RD in tutti i quartieri entro il 2020, come richiesto dalla normativa italiana ed europea. “In alcuni quartieri dove questa modalità di raccolta è già presente si è registrata una flessione, è calata l’attenzione dei cittadini – ha detto l’assessora Stefania Giannuzzi -. Torneremo in quei quartieri con azioni di comunicazione e sensibilizzazione per recuperare terreno, così come rilanceremo la differenziata tra le bancarelle dei mercatiâ€.
Il piano prevede infatti di rimodulare il sistema di raccolta nei mercati rionali con l’obiettivo di ridurre i rifiuti prodotti e massimizzare le raccolte differenziate; un abbattimento della frazione indifferenziata comporterebbe un taglio dei costi di gestione dei rifiuti raccolti. Il progetto sperimentale lanciato su «Porta Palazzo» nel mese di novembre 2016 sta confermando l’intuizione che i mercati sono un ambito pregiato di intervento.
Nei mercati è infatti possibile migliorare le raccolte differenziate e attivare politiche di riduzione dei rifiuti; inoltre, sono realtà strategiche per la comunicazione di buone pratiche e di comportamenti virtuosi a tutta la cittadinanza.
Infine, il modello di gestione del Salone del Gusto proposto da Slow Food – produzione dei rifiuti al minimo e uso di materiali compostabili – sarà applicato a tutti gli eventi offerti dalla città .
Complessivamente, i contenuti del Piano mantengono costante il livello di servizio pur operando una riorganizzazione volta alla riduzione dei costi. Gli investimenti per avviare i nuovi servizi, oltre 5 milioni di euro, saranno assorbiti da Amiat, con una parte – circa il 20 per cento – coperta da contributi già concessi dalla Città Metropolitana.
“Siamo certi di poter incrementare i nostri parametri per raggiungere il 65% e portare così Torino in Europa – ha detto il presidente Amiat spa Lorenzo Bagnacani -. Torino dieci anni fa era all’avanguardia, poi il progetto si è fermato. Ora il contesto, sia sotto l’aspetto normativo sia culturale, è mutato: contiamo di estendere il porta a porta su tutta la città nei prossimi tre anni, perché è la migliore soluzione alla nostra esigenza di far crescere di oltre il 20 per cento l’attuale quota di rifiuti differenziati: la frazione di raccolta più costosa da trattare è proprio l’indifferenziataâ€.
“Dobbiamo coinvolgere i cittadini spiegando non soltanto i benefici in termini di numeri, ma soprattutto i vantaggi ambientali -ha concluso Giannuzzi – si partirà con una comunicazione “su misuraâ€, utente per utente nelle nuove aree investite dal progetto. Ciascun utente sarà rispettato nelle sue peculiarità â€. A partire dal mese di maggio, infatti, comincerà la sensibilizzazione dei nuovi utenti, poi la visita stabile per stabile e infine la consegna dei bidoni e l’avvio del servizio, previsto per settembre. Infine, una parola sugli ecocentri: Amiat ha assicurato la copertura entro il 2020 di tutto il territorio cittadino, con nuovi servizi nelle Circoscrizioni 4 e 5, le uniche finora escluse.
Fonte: Comune di Torino