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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Salute: Telesca, ok Giunta a nuovo piano medicina di laboratorio

A tutti i cittadini lo stesso livello di qualità diagnostica

Trieste, 1 apr – Introduzione di nuovi modelli organizzativi,
concentrazione degli esami in pochi poli altamente qualificati,
appropriatezza delle richieste di analisi da parte dei medici,
sviluppo dell’informatizzazione.

Sono i principali obiettivi del nuovo Piano della medicina di
laboratorio, approvato dalla Giunta regionale nel corso
dell’ultima riunione su proposta dell’assessore alla Salute,
Maria Sandra Telesca.

La medicina di laboratorio è il settore della diagnostica che
effettua analisi sui pazienti attraverso lo studio di materiale
biologico (ad esempio il sangue).

“Il nuovo piano – spiega Telesca – si è reso necessario per avere
un assetto organizzativo unitario, indirizzato alla ricerca di
sinergie, superando una certa frammentazione di visione
determinata dal fatto che ogni Azienda sanitaria nel corso degli
anni si è strutturata in maniera autonoma, senza un modello
condiviso”.

Filo conduttore della decisione giuntale è assicurare la validità
tecnica e l’utilità clinica degli esami. Nella logica di fare
solo quello che serve, “anche tenendo conto – ha evidenziato
l’assessore – che la non appropriatezza d’uso dei test
diagnostici causa anche sprechi di risorse”.

Dunque, un programma “finalizzato non solo a gestire le attività
routinarie, ottimizzando l’utilizzo delle risorse umane e delle
attrezzature, in una logica di qualità delle prestazioni, ma – ha
sottolineato Telesca – anche proteso a favorire, sia all’interno
di ciascuna azienda sia in ambito regionale, la
multidisciplinarità, l’integrazione delle competenze e la
maggiore condivisione possibile delle tecnologie, come ad esempio
la biologia molecolare e l’attenzione alla cosiddetta medicina
personalizzata, con gli screening e i test prognostici e
predittivi”.

Più nel dettaglio, il piano, apportando numerosi correttivi
all’attuale organizzazione, prevede prima di tutto che gli esami
siano eseguiti, per 24 ore al giorno e per 365 giorni all’anno,
nelle forme che garantiscano la massima qualità ed economicità e
siano quasi totalmente concentrati in poche sedi ad alta
efficienza.

In questo modo vi sarà anche la garanzia della stessa qualità
diagnostica indipendentemente dal luogo di ricovero o di
trattamento dei pazienti. E saranno anche ottimizzati i test più
rari o poco frequenti.

L’appropriatezza delle richieste di esami sarà sempre più
sollecitata sia ai medici di medicina generale e ai pediatri di
libera scelta che agli specialisti ospedalieri e dell’assistenza
primaria.

Si agirà sui modelli organizzativi per ottimizzare, come detto,
l’utilizzo del personale e delle tecnologie, e per stimolare la
condivisione delle competenze diagnostiche e delle conoscenze
presenti nelle diverse strutture, con l’obiettivo di favorire
l’autonomia, la crescita e la responsabilizzazione di tutte le
professionalità coinvolte.

Infine si svilupperà la stessa tipologia di informatizzazione in
tutte le diverse strutture. “Essa – spiega Telesca – consentirà
lo scambio di attività fra i diversi erogatori, faciliterà le
procedure amministrative, permetterà di uniformare i
comportamenti operativi e soprattutto di assicurare pari
opportunità di accesso alle prestazioni a tutti i cittadini del
Friuli Venezia Giulia, compresa la visualizzazione on line dei
propri referti”.

Infine il nuovo Piano prevede l’attivazione del Comitato
regionale della Medicina di Laboratorio. Sarà proprio questo
organismo ad avere il compito di definire le strategie, i criteri
organizzativi ed i protocolli clinico assistenziali, di
monitorare l’andamento del sistema, pianificare la formazione e
supportare la direzione regionale Salute nell’implementazione
delle innovazioni, nello sviluppo di iniziative di informazione
alla popolazione ed in ogni altra materia ritenuta di utilità al
miglioramento del sistema.

In sostanza “sarà un lavoro di grande collaborazione tra i
professionisti – riassume l’assessore alla Salute – per definire
modalità e tipologie di esami, da concentrare per garantire a
tutti i cittadini lo stesso livello di qualità diagnostica”.
ARC/PPD/fc

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia