FIRENZE – Una dotazione complessiva di quasi 33 milioni di euro (sotto forma di fondo rotativo e microcredito) per il triennio 2017-19 per promuovere gli investimenti delle MPMI toscane che operano nei settori artigiano, industriale manifatturiero, turistico, commerciale, culturale e terziario. La giunta regionale, in attuazione della linea di azione 3.1.1 del Por Fesr 2014-2020, ha approvato gli indirizzi per la concessione di aiuti nelle forme di prestiti a tasso zero e di microcredito destinati alle MPMI ed ai liberi professionisti. Stanziati 22,8 milioni di euro per il fondo rotativo e altri 10 milioni di euro per il microcredito, in entrambi i casi per il triennio 2017-19.
“Ci troviamo a fare i conti – ha detto l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo – con una crisi del sistema creditizio che non riguarda soltanto la Toscana e che penalizza in modo particolare le micro, piccole e medie imprese. Diventa pertanto indispensabile intervenire per rilanciare la propensione agli investimenti dell’intero sistema produttivo toscano ed aiutare soprattutto le realtà più piccole nei processi di modernizzazione ed innvovazione. Non a caso i nuovi indirizzi per la concessione degli aiuti premiano chi decide di puntare in tecnologie digitali ‘Industria 4.0’ che per la Toscana rappresentano una priorità “.
Obiettivo dei nuovi indirizzi è sostenere e incrementare gli investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili di accompagnamento dell’impresa nei processi di riorganizzazione e ristrutturazione, in linea con la Strategia di specializzazione intelligente per la Toscana (RIS 3), e incentivarne gli investimenti orientati alla strategia nazionale e regionale di Industria 4.0. I beneficiari sono le micro e piccole imprese (anche le medie nel caso del fondo rotativo) costituite almeno due anni prima della presentazione della domanda di agevolazione ed i liberi professionisti. Requisito fondamentale di accesso è la conformità degli investimenti con le strategie della RIS 3 (Fotonica, Fabbrica Intelligente, Chimica e Nanotecnologie). Priorità e premialità sono attribuite a quegli investimenti in tecnologie digitali in linea con le strategie nazionali e regionali di Industria 4.0. Nel caso del fondo rotativo il costo totale del progetto di investimento ammissibile va da un minimo di 40 mila ad un massimo di 200 mila euro, non supportato da garanzie personali e patrimoniali, mentre per il microcredito si va da un minimo di 10 mila ad un massimo di 40 mila euro, sempre senza garanzie personali e patrimoniali. In entrambi i casi la durata del finanziamento è di 7 anni con un preammortamento di 18 mesi; il rimborso avviene in rate semestrali o trimestrali (a seconda che si tratti di fondo rotativo o di microcredito) posticipate costanti. Le fasi relative alla presentazione della domanda, istruttoria e valutazione sono gestite da Toscana Muove.
Fonte: Regione Toscana