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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Zannier: Serracchiani, Fvg perde intellettuale lungimirante

Udine, 30 apr – “Zannier non è stato solo il cantore della
cruda realtà della diaspora, ma in lui convivevano sia il
sindacalista che lo scrittore impegnato sul fronte politico e
sociale: è stata la voce che con lungimiranza ci ha messo in
guardia dalla nuova globalizzazione. Sua la denuncia di un
capitale senza vincoli e freni, che mette sempre più a rischio
gli equilibri e la vita delle persone normali, origine di
quell’angoscia latente che egli indicava come la causa della
riscoperta della più deteriore forma di identità: il localismo e
il razzismo”.

Lo afferma la presidente della Regione Debora Serracchiani,
esprimendo il cordoglio dell’Amministrazione regionale del Friuli
Venezia Giulia per la morte di Leonardo Zannier.

Originario di Maranzanis, Zannier non ha mai dimenticato, nemmeno
dopo i periodi passati nel resto della Penisola e in Marocco,
fino all’approdo in Svizzera dove si è spento, il paese della
montagna carnica che è stato protagonista di tante sue opere,
tradotte in molte lingue d’Europa.

“Mai come in questi giorni, mentre nel capoluogo della sua Carnia
si inaugura l’anno alpino e ci impegnamo a cogliere l’occasione
per disegnare il futuro di questa montagna, è importante fare
nostra la lezione di Zannier. È stato un uomo che ha
spregiudicatamente analizzato vizi e virtù della sua terra,
dimostrando come missione di un intellettuale sia anche quella di
indicare concreti progetti di sviluppo locale”, ha aggiunto
Serracchiani.

Zanier, conosciuto dagli anni Sessanta come il “poeta
dell’emigrazione”, fu anche animatore e mediatore culturale,
consulente di sviluppo locale – sua l’idea di creare l’albergo
diffuso in Carnia -, scrittore autorevole e apprezzato, tra gli
altri, da Mario Rigoni Stern e da Tullio De Mauro, anch’egli
scomparso quest’anno. Il grande linguista italiano ne citava
spesso la capacità di trascendere con le sue liriche in carnico
quel che di arcadico rimaneva ancora nella poesia in lingua
friulana.
ARC/EP

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia