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Firenze Quartiere 2, Pupi e Grassi: "Siamo preoccupati per le derive di intolleranza e razzismo a Coverciano. Con gli sgomberi Quartiere e Comune assecondano un clima di tensione"

“La notizia del recente sgombero in una proprietà privata di via Rondinella ci lascia alquanto preoccupati.” – affermano Virginia Pupi consigliera del quartiere 2 per Sinistra Italiana e Tommaso Grassi, capogruppo in Palazzo Vecchio di Firenze riparte a sinistra. “Non tanto per l’allontanamento di pochi stranieri senza fissa dimora – si tratta di una decina di persone in tutto – quanto perché il presidente del Quartiere 2, Michele Pierguidi, con zelo e tempestività dichiara di essersi adoperato a questo scopo, avendo poi rivendicato l’operazione su Facebook.”

“La segnalazione infatti era partita sullo stesso social network da un gruppo di quartiere che agita toni preoccupanti rispetto agli immigrati, scattando foto in quest’area di semi-abbandono e lasciando commenti xenofobi, davvero eccessivi. Chiariamoci, che un cittadino denunci all’autorità di competenza uno stazionamento abusivo nella proprietà è cosa normale” sostengono i consiglieri, “ciò che ci preoccupa come rappresentanti delle istituzioni, invece, è che il Presidente del Quartiere 2 si occupi di azioni che non gli competono in quanto azioni di ordine pubblico e sicurezza, pur di pescare a destra qualche voto in più, senza invece proferir parola, e facendo finta di nulla se interpellato sul tema, su alcuni toni di intolleranza che animano la comunità sul web ai quali si è prestato come compassionevole interlocutore”. 

“Caro Presidente – continuano i consiglieri – piuttosto che soffiare sul fuoco delle paure che sappiamo bene come alimentino derive di intolleranza e razzismo, preoccupati della tutela di tutti i cittadini, in primis dei più deboli. Ad esempio di quegli immigrati che probabilmente non hanno un tetto sotto cui passare le prossime notti e che non basta scacciare da un luogo ad un altro per ritenersi soddisfatti e dire di essersene occupati. E delle sedi di quei nuovi fascismi, che animano il nostro quartiere, troppo spesso nell’indifferenza del tuo partito, e che proprio da quei bacini dai quali cerchi consenso traggono la loro maggiore forza. Questo almeno è quello che a nostro parere dovrebbe fare chi si propone di guidare una comunità, da sinistra, in maniera civile e democratica. Siamo sorpresi che un rappresentante delle istituzioni motivi la sua partecipazione ad un gruppo e il proprio agire solo in base al numero dei partecipanti al gruppo facebook: governare e amministrare vuol dire programmare e agire secondo l’interesse pubblico e non far prevalere i sentimenti di pancia di chi urla di più e ricercare il consenso a tutti i costi fagocitando i diritti dei più deboli e alimentando una guerra tra poveri.”

“Tutto il nostro sostegno – concludono Pupi e Grassi – va alle giornaliste Cecilia Stefani e Maria Cristina Carratu, che hanno sollevato con preoccupazione la questione rispettivamente sul Fatto Quotidiano e su Repubblica, e che per questo stanno ricevendo attacchi personali e professionali dagli stessi cittadini segnalatori”. (fdr)  

Fonte: Comune di Firenze