Trieste, 15 mag – “In un momento in cui si scrive molto, anche
in rete, è importante ragionare sulle parole giuste, sulle parole
che creano ponti, che mettono le persone in relazione e anche
sulle parole del conflitto: si può discutere sulle proprie idee
anche in maniera forte e radicale, senza però ferire e offendere
nessuno”.
E’ la riflessione dell’assessore regionale all’Istruzione e
Formazione Loredana Panariti nell’ambito dell’evento “Condivido”,
progetto educativo promosso da “Parole O_Stili” e rivolto a
genitori, docenti e giovani studenti della scuola secondaria che
intende promuovere l’utilizzo di linguaggi non ostili in rete. La
manifestazione si è svolta alla Stazione Marittima di Trieste,
una delle città collegate, insieme a Cagliari e Matera, con
l’evento centrale all’Unicredit Pavillion di Milano, dov’è
intervenuta la ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca
Valeria Fedeli.
Il progetto “Parole O_Stili”, ideato dalla triestina Rosy Russo,
come ha spiegato Panariti, è in sintonia con le politiche della
Regione contro il cyberbullismo e il bullismo omofobico. A tale
proposito, ha detto l’assessore, “invito le persone a rispondere
al questionario della Regione, condiviso con l’Ufficio scolastico
regionale e con le Università , sul cyberbullismo, perché se
studiamo il fenomeno e capiamo se e com’è radicato nelle scuole
riusciamo poi a lavorare perché diminuisca o, meglio, venga
completamente cancellato”.
All’auditorium di Milano, la ministra Fedeli, nel suo intervento,
ha reso noto di aver fatto proprio il decalogo della
comunicazione non ostile, “che è sulla mia scrivania perché i
contenuti di questo manifesto li debbono leggere e studiare anche
gli adulti”. Inoltre, “questa mattina è partita la circolare che
manda il manifesto e tutto il kit in tutte le scuole”. Secondo
Fedeli, il decalogo di Parole O_Stili non fa che applicare
l’articolo 3 della Costituzione ove è scritto che “Tutti i
cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali”.
A proposito dell’evento odierno in video collegamento e diretta
YouTube, l’assessore Panariti ha però espresso perplessità sulla
conduzione di Paolo Ruffini, che ha presentato la mattinata della
Comunicazione non ostile a Milano. Panariti ha chiesto, a un
certo punto, d’interrompere una fase del collegamento a causa del
sistematico ricorso al turpiloquio da parte dell’attore toscano.
Le sue parole “mi sembrano fuori luogo”, ha detto l’assessore,
perché “se vogliamo fare un passo avanti non possiamo esprimerci
in questo modo”. In generale, Panariti ha ricordato che “c’è una
relazione tra le parole e gli atti: non tutte le parole portano
agli atti, ma tutti gli atti sono preceduti da parole” e si è
detta convinta che “anche quest’esperienza farà capire ai nostri
ragazzi che le parole sono importanti”.
ARC/PPH/ppd
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia