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PORCARI Alla Fondazione Lazzareschi “Il filo dei ricordi”

PORCARI – PROSEGUE con successo alla Fondazione Giuseppe Lazzareschi la mostra sull’emigrazione lucchese, porcarese in particolare, “Il filo dei ricordi, Porcari ed i suoi migranti”. Un viaggio emozionale che ci aiuterà a riscoprire le nostre radici e a raccontare la nostra storia, partendo dai documenti dell’archivio storico comunale, passando alle fotografie d’epoca, modellini originali di navi e treni a bordo dei quali si svolgeva il viaggio dei migranti, oggetti, bauli, fagotti e valigie di cartone piene di speranze e di sogni.

Attraversando le varie ambientazioni dell’esposizione, come la misera casa lasciata con grande rimpianto e amarezza, l’imbarco carico di incertezze e dolore, l’agognato arrivo e la nuova vita al di là dell’Oceano, è possibile rivivere l’esperienza del migrante che partiva lasciando la propria terra e le povere cose alla ricerca di fortuna e di una vita migliore: in nave verso le Americhe e l’Australia, in treno verso le miniere del Nord Europa o, per le donne, il lavoro di balia e dama di compagnia nelle ricche famiglie borghesi.
Una sezione dell’esposizione è dedicata ai migranti di oggi e ai “cervelli in fuga”, mentre nel piano interrato si possono ammirare i documenti originali che sono stati reperiti nell’archivio comunale (lettere, passaporti, nulla osta, monete e biglietti di imbarco, vecchie fotografie e tanto altro) e una rara “valigetta del migrante” proveniente dalla Fondazione Cresci. Una piccola sezione è, infine dedicata ai lavori degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Porcari.
A corredo della mostra una pubblicazione che raccoglie le storie di Porcaresi emigrati all’estero scritte da Andrea Bartalesi con la prefazione di Ilaria Del Bianco, presidente dei Lucchesi nel Mondo.

La mostra è stata realizzata con il Comune di Porcari, in collaborazione con l’Associazione Lucchesi nel Mondo e la Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana. Apertura dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; sabato e domenica dalle 16 alle 19. L’esposizione rimarrà chiusa venerdì 2 e sabato 3 giugno. L’ingresso è libero.

Fonte: Lo Schermo