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Firenze Arriva a Firenze il forum mondiale sulla giustizia

Non solo processi tradizionali. Soprattutto quando si litiga su contratti bancari, proprietà, affitti e condominio, la giustizia alternativa è entrata nelle abitudini degli italiani. Sono sempre di più le imprese e i cittadini convinti che risolvere un contenzioso con la mediazione al posto della causa civile sia un metodo rapido ed efficiente.

In Italia, nell’ultimo anno sono state oltre 22mila le domande di mediazione presentate agli sportelli delle Camere di Commercio, di queste 418 solo a Firenze. Inoltre, nel 54% delle trattative effettivamente avviate al Servizio di Conciliazione della Camera di Commercio di Firenze viene trovata una soluzione soddisfacente per le parti in 86 giorni.

Con questi numeri, era naturale che una delle quaranta tappe del forum mondiale sull’accesso e sulla qualità della giustizia arrivasse in Italia, prima della conclusione di Londra. E sarà Firenze ad ospitare questo appuntamento, che rientra nella Global Pound Conferences Series 2016–2017, venerdì 9 giugno al teatro della Pergola.

La conferenza, promossa a livello globale dall’organismo no-profit IMI (International Mediation Institute), è stata presentata questa mattina in Palazzo Vecchio dall’assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze, Cecilia Del Re, dal presidente di Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi e da Michael McIlwrath, presidente del gruppo organizzativo mondiale delle Global Pound.

«Siamo felici come amministrazione comunale di poter ospitare un evento così centrale per i temi della giustizia e dello sviluppo economico nel nostro Paese, sperando che questo appuntamento possa contribuire a sensibilizzare ancor di più le nostre imprese e gli operatori della giustizia ad indirizzarsi verso un metodo alternativo della risoluzione delle controversie, che consente di arrivare ad una loro definizione in tempi rapidi e certi. Sebbene sia stato fatto già molto a livello legislativo negli ultimi anni per andare verso questa direzione, momenti di confronto e di condivisione come questo aiutano non solo ad attuare quel cambiamento culturale che ancora deve del tutto compiersi nel nostro Paese, ma anche ad affinare e migliorare gli strumenti di conciliazione già in uso», ha detto l’assessore Cecilia Del Re.

«Ascoltando gli operatori del settore abbiamo scoperto che su questo appuntamento globale si fa molto affidamento per andare verso una giustizia più accessibile, veloce ed equa in tanti Paesi, compreso il nostro. Spero davvero che la conferenza sia un passo utile per riformare profondamente un settore che da troppi anni costituisce un grave impedimento per gli investimenti delle imprese e un nodo insormontabile per troppi cittadini», ha aggiunto il presidente Leonardo Bassilichi.

La partecipazione, riservata alle imprese e ai professionisti della giustizia come giudici, avvocati, arbitri, mediatori, docenti, studenti universitari, sarà completamente interattiva: attraverso un’app per smartphone e tablet si potrà dare il proprio contributo in tempo reale ai dibattiti in corso, votando sui temi proposti, con proiezione immediata dei risultati. Al termine dell’evento, i dati saranno aggregati e messi a disposizione per migliorare l’accesso e l’organizzazione giustizia nei vari Paesi.

Elaborando i dati relativi alle conferenze del 2016 (fra le quali Singapore, New York, San Francisco, Città del Messico, Ginevra, Toronto e Madrid) emerge che per il 70% dei partecipanti l’obiettivo fondamentale dopo l’inizio di un contenzioso, prima ancora di portare avanti un’azione giudiziaria, è soddisfare i propri interessi. Un approccio condiviso da parti in causa (67%), giudici (74%) e avvocati (81%). Soltanto docenti e studiosi di diritto pensano che una causa tradizionale sia la migliore delle soluzioni (70%). Inoltre, il 67% delle parti desidera determinare le scelte della controversia, pur con l’assistenza dei propri legali, piuttosto che affidarsi completamente a loro (che resta la miglior scelta per il 54%). Un punto sul quale la percezione degli avvocati è diversa; infatti, il 77% è convinto che i clienti preferiscano non essere coinvolti.

Quali saranno le percezioni degli operatori a Firenze sarà la conferenza del 9 giugno a decretarlo. Ad aprire i lavori i rappresentanti delle istituzioni che hanno promosso l’evento a Firenze, il presidente di Camera di Commercio Leonardo Bassilichi, la presidente del Tribunale Marilena Rizzo, il sindaco Dario Nardella, il rettore Luigi Dei, il rappresentante dell’Ordine degli avvocati Gaetano Viciconte, il presidente dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili Leonardo Focardi, il presidente dello European University Institute Renaud Dehousse e il direttore del CNR/ITTIG (Istituto di teorie e tecniche di informatica giuridica) Sebastiano Faro.

Accanto a McIlwrath (responsabile del contenzioso della GE Oil&Gas) fra i relatori hanno già confermato la presenza Isabelle Hautot (responsabile legale della Orange Francia), Josephine Hadikusumo (responsabile legale della Texas Instruments Singapore), Colin Rule, fondatore e amministratore delegato della Modria.com, specializzata in piattaforme di risoluzione delle controversie online, utilizzate dai colossi dell’e-commerce mondiale. I lavori sono divisi in due sessioni al mattino e due al pomeriggio, comprendono breakfast di benvenuto, lunch e cocktail finale. I posti sono limitati. Le iscrizioni sono aperte fino al giorno prima dell’evento sul sito ufficiale della Global Pound Conference (http://florence2017.globalpoundconference.org).

Firenze è stata selezionata per la Global Pound Conference anche per il ruolo che negli ultimi anni ha assunto nella risoluzione delle controversie: dai progetti innovativi adottati dal tribunale insieme agli ordini professionali, alla nascita di FIMC, Florence International Mediation Chamber, il servizio di mediazione internazionale ad alti standard qualitativi offerto da Camera di Commercio di Firenze.

Il progetto del ciclo di seminari è ispirato a Roscoe Pound, docente della Harvard Law School negli anni Venti e Trenta, al quale fu intitolata la conferenza di St. Paul dell’aprile 1976, che ha segnato la nascita dello studio dei moderni sistemi di risoluzione delle controversie.

Il corso è accreditato per la formazione continua dall’Ordine degli avvocati e in attesa di accreditamento all’Ordine commercialisti ed esperti contabili. Per chi arriva da fuori Firenze, sono state riservate tariffe agevolate con alcuni hotel selezionati prenotando dal sito del Firenze Convention & Visitors Bureau e utilizzando il codice di sconto creato per l’evento GPC2017 (http://www.florencecongressbooking.com/index/en.shtml).

Nel pomeriggio di giovedì 8 maggio 2017 un side event della Global Pound al Palagio di Parte Guelfa prevede tre workshop gratuiti con iscrizione obbligatoria incentrati sulla risoluzione delle controversie nel settore vitivinicolo, fra imprese e consumatori e attraverso nuovi strumenti disponibili online.

 

 

Fonte: Comune di Firenze