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Firenze Moschea, Forza Italia: "Dopo il pasticcio sull'ex Gonzaga stiamo parlando del nulla, mentre piazza dei Ciompi resta fuori controllo"

Questo l’intervento dei consiglieri del gruppo Forza Italia Jacopo Cellai, Mario Tenerani, Mario Razzanelli e Luca Tani

 

 

“Dopo il pasticcio sulla ex Gonzaga, col sindaco Nardella che d’improvviso scopre che la nuova moschea può sorgere nei locali della ex caserma al confine con Scandicci salvo essere smentito un attimo dopo dal suo predecessore Renzi e fare un immediato dietrofront, nulla di nuovo è successo. Troviamo che questo dibattito sugli aspetti urbanistici di una nuova moschea a Firenze oggi sia surreale.

Cosa pensiamo al proposito lo abbiamo chiarito a più riprese: se la comunità islamica, come sembra risultare dalle dichiarazioni dell’imam Izzedin Elzir, ha le disponibilità economiche, si preoccupi di individuare un immobile adatto e ne proponga l’acquisto; al Comune spetterà giudicare se il luogo individuato sia idoneo oppure no secondo tutti i parametri, non ultimo quello relativo all’inserimento nel tessuto della città, perché è chiaro a tutti – salvo forse agli ipocriti – che quando si parla di una nuova moschea a Firenze la questione non è certo puramente urbanistica.

Nel frattempo, nel nulla di un dibattito fatto oggi senza nessun elemento nuovo, ciò che resta è l’utilizzo come moschea dei locali di Borgo Allegri, con piazza dei Ciompi trasformata, ogni venerdì e durante il mese del ramadam, in un bazar a cielo aperto dove si vende di tutto senza nessun controllo. E anche questa è una precisa responsabilità del PD che governa questa città: quella di chiudere entrambi gli occhi davanti alla palese irregolarità e illegalità prodotta dalla comunità islamica in pieno centro città.

Infine, non sarebbe male, se il PD che appare in confusione totale sull’argomento, si domandasse cosa ne pensano i fiorentini, della nuova moschea. A nostro parere, prima di individuare un luogo e presentare l’operazione come cosa già fatta ai cittadini, andrebbe ascoltata direttamente la loro voce con un referendum.

Un sondaggio, commissionato da Mario Razzanelli a Renato Mennheimer nel settembre 2016, fornisce un indicazione interessante: il 46% dei fiorentini intervistati è contrario, il 16% è indifferente, e solo il 38% si dice favorevole. Numeri che non ci pare rispecchino esattamente la schiacciante maggioranza uscita dalle urne quando il sindaco PD Nardella è stato eletto. Crediamo che, se il referendum si facesse, questi numeri troverebbero conferma, con buona pace di chi oggi siede al governo di Firenze”. (fdr) 

Fonte: Comune di Firenze