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[ REGIONE TOSCANA ] Industria 4.0, al via prestiti e microcredito per aiutare gli investimenti di imprese e professionisti

FIRENZE – Si concretizza l’azione della Regione per costruire una Toscana 4.0. Sono stati pubblicati e, a partire dal 10 luglio, si può fare domanda, i due bandi per aiuti agli investimenti delle micro, piccole e medie imprese, compresi i liberi prfessionisti. I due bandi, in particolare, prevedono aiuti agli investimenti sotto forma di fondo rotativo (22 milioni) rivolto alle micro, piccole e medie imprese e di microcredito (10 milioni). Si tratta di finanziamenti a tasso zero, ovvero di prestiti o piccoli prestiti, da restituire alla Regione in 7 anni.

 

Le imprese (oltre ai liberi professionisti) devono essere costituite da almeno 2 anni precedenti la data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione e devono effettuare investimenti in beni materiali ed immateriali in Toscana. Prestito e microcredito sono concessi rispettivamente in una percentuale che varia dal 50% al 70% e dal 55% al 70% del costo totale ammissibile in funzione della tipologia di investimento.

 

Maggiore copertura di finanziamento, maggiori punteggi in sede di formazione della graduatoria o priorità nel caso di microcredito, verranno riconosciuti ai progetti che prevedono investimenti in tecnologie digitali Industria 4.0, in coerenza con la Strategia nazionale: sono cumulabili i benefici previsti dalla legge di stabilità 2017, quindi all’iperammortamento si potrà sommare il contributo a tasso zero dei bandi accelerando i processi di modernizzazione e di passaggio ad una economia digitale. Previste ulteriori premialità (aree interne, aree di crisi, incremento occupazionale).

 

In entrambi i casi la durata del finanziamento è di 7 anni con un preammortamento di 18 mesi; il rimborso avviene in rate semestrali o trimestrali (a seconda che si tratti di fondo rotativo o di microcredito) posticipate costanti. Le fasi relative alla presentazione della domanda, istruttoria e valutazione sono gestite da Toscana Muove.

Presentazione delle domande sul relativo portale a partire dal 10 luglio.

Nel caso del bando fondo rotativo viene applicata la procedura valutativa a graduatoria trimestrale; per quello microcredito vale la procedura valutativa a sportello con istruttoria semplificata per accelerare i tempi di concessione ed erogazione (possibili anticipi fino al 50% del finanziamento senza rilascio di fidejussione a carico del beneficiario).

 

“I bandi rientrano nel pacchetto varato dalla giunta con una dotazione complessiva di 51 milioni di euro – ricorda l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo che ha presentato oggi nella sede di Confidustria Firenze questi e i bandi per ricerca e sviluppo – con l’obiettivo di spingere il sistema produttivo regionale ad innovare e a modernizzarsi per continuare ad essere competitivo e indirizzarsi verso la strategia nazionale e regionale di Industria 4.0”.

 

Qualche settimana fa, accanto ai bandi, la Regione ha varato la sua Piattaforma regionale Industria 4.0, una struttura integrata di coordinamento del sistema pubblico di competenze a supporto delle imprese su trasferimento e innovazione tecnologica, formazione tecnica e superiore, lavoro. Nella piattaforma sono coinvolte molte direzioni regionali (Presidenza, Attività produttive, Ricerca e università, Formazione professionale e Lavoro), oltre a Irpet e agli organismi di ricerca universitari. Collegare imprese, università, laboratori di ricerca, pubblici e privati, è il primo passo. La Toscana deve essere presente all’avvio di questa nuova rivoluzione industriale, deve esserci e lo fa mettendo a disposizione importanti strumenti: dapprima il distretto tecnologico poi la piattaforma, fino al sostegno economico a ricerca e sviluppo e agli investimenti. La mutazione continua degli scenari ci impone un cambio di passo ed i nuovi bandi, grazie alla loro modularità in quanto a settori e dimensioni di impresa e alla mole di risorse disponibili, rappresentano una delle azioni più importanti adottate negli ultimi anni a sostegno dell’universo produttivo toscano”.

 

 

 

 

Fonte: Regione Toscana