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[REGIONE EMILIA ROMAGNA] Pesche e nettarine, deciso il ritiro di altre 1500 tonnellate di prodotto

Chiesta alla Commissione europea, da Ministero e Areflh, la modifica del regolamento sull'”embargo russo” per ottenere maggiori quote di ritiro

Pesche, nettarineAltre 1500 tonnellate di pesche e nettarine saranno ritirate dal mercato, per sostenere i produttori e fronteggiare la crisi del settore. E’ questa la prima immediata risposta del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che arriva dopo l’incontro di ieri del Tavolo di coordinamento ortofrutta. La decisione sarà formalizzata nei prossimi giorni, nel quadro delle azioni previste dal regolamento sull’embargo di prodotti verso la Russia.

La crisi del mercato di pesche e nettarine risente infatti in modo particolare dell’”embargo russo” imposto dal 2014. La riduzione delle esportazioni e un andamento produttivo fortemente influenzato da caldo e siccità, con produzione di frutti di piccole dimensioni e una maturazione anticipata e diffusa, ha determinato una crisi dei prezzi e l’esaurimento, già al 31 luglio, delle quote di ritiro previste dal regolamento europeo. Per l’Italia tale quota ammontava a 2380 tonnellate che si aggiungono ai ritiri ordinari previsti dai programmi operativi dell’Ocm ortofrutta.

Sempre nell’ambito delle decisioni assunte ieri dal Tavolo ministeriale per l’ortofrutta, si aggiunge l’impegno a chiedere alla Commissione Europea di rivedere la distribuzione tra i Paesi europei, e all’interno degli stessi, delle quote di ritiro per le diverse tipologie di frutta, modificando il regolamento comunitario attualmente in vigore.

La decisione del Ministero si salda con quanto richiesto contemporaneamente da Areflh, l’associazione delle regioni e dei produttori ortofrutticoli europei cui aderiscono le principali realtà produttrici di frutta ed ortaggi di sei paesi, nel corso di un incontro con la Direzione generale agricoltura della Commissione europea, tenutosi sempre ieri a Bruxelles, a seguito di una richiesta urgente da parte dall’assessore regionale all’agricoltura e presidente di Areflh, Simona Caselli. 

Fonte: Regione Emilia Romagna