Il Comune di Firenze, in seguito alle indicazioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, intende lanciare una consultazione pubblica rivolta ad aziende, progettisti, creativi e agli studi professionali per la realizzazione di dissuasori ed elementi di protezione e sicurezza degli spazi pubblici della città . La consultazione on line verrà lanciata con un apposito bando mercoledì della prossima settimana sulla Rete civica del Comune e i risultati verranno resi pubblici sulla stessa. Una specifica commissione, presieduta dal sindaco Nardella e dall’architetto Boeri si occuperà di valorizzare le proposte più efficaci e innovative e di favorirne il reale utilizzo a Firenze e nelle altre città italiane ed europee che hanno manifestato un interesse ad unire sicurezze a qualità . È quanto è emerso dal workshop sulle barriere artistiche in funzione antiterrorismo, che si è tenuto questo pomeriggio in Palazzo Vecchio. Organizzato dal sindaco Dario Nardella e dall’architetto Boeri, vi hanno partecipato, tra gli altri, la presidente dell’Ordine degli architetti Serena Biancalani, il preside della Scuola di agraria dell’Università di Firenze Francesco Ferrini, il direttore della sede di Firenze dello Ied Alessandro Colombo e Cecilia Chiarantini del coordinamento area design dello Ied, l’architetto Fulvia Zeuli della Soprintendenza e il presidente dell’associazione vivaisti italiani Vannino Vannucci.
“Non dobbiamo cedere al ricatto dei terroristi e lasciare che le nostre città si trasformino in bunker militari – ha detto il sindaco Nardella -. Abbiamo bisogno di più sicurezza senza rinunciare alla bellezza e alla nostra identità . Per questo proseguiamo con il progetto di difendere la città con piante e fioriere attraverso soluzioni ugualmente efficaci, al posto di orribili barriere di cemento armato che ricordano i check point. Con l’architetto Stefano Boeri, che ha lanciato per primo l’idea, partiamo oggi con un team di esperti dell’Università , architetti, vivaisti e designer per individuare le linee guida di un concorso di idee. Tutti potranno contribuire proponendo soluzioni estetiche, logistiche e tecniche adatte a Firenze e alle altre città , partendo dalle indicazioni pervenute dal Comitato per l’ordine e la sicurezza – ha spiegato -. Abbiamo raccolto al volo l’idea di Stefano Boeri e oggi iniziamo a lavorarci in modo da poter dar vita ad un vero e proprio modello che sia fruibile anche da altre città in Italia e in Europa. Come ha detto Boeri – ha concluso Nardella – credo che Firenze abbia la responsabilità di incarnare il ruolo di città simbolo nella quale dobbiamo necessariamente combinare la sicurezza dei nostri cittadini con la bellezza della città â€.
“Gli attentati terroristici di Barcellona, Londra, Nizza, Berlino hanno colpito cittadini e turisti pacifici mentre abitavano piazze e luoghi pubblici delle nostre città – ha detto l’architetto Boeri -. Lo scopo di questi attentati è di intimidirci, di rinchiuderci nelle nostre abitazioni private, di allontanarci da quei luoghi aperti e bellissimi che sono le piazze e i luoghi collettivi delle città europee. Luoghi di incontro, di festa, di scambio di culture; esattamente quei valori che le belve del terrorismo integralista vorrebbero cancellare. La risposta da dare al cupo odio del terrorismo deve essere di sicurezza e serenità â€. “La messa in sicurezza di questi luoghi è infatti urgente ed opportuna – ha continuato -. Ma non possiamo permettere che la messa in sicurezza trasformi migliaia di piazze e spazi pubblici europei in zone sovraccarichi di barriere e blocchi di cemento, quasi fossero dei checkpoint militari. Non dobbiamo dare a uno sparuto gruppo di assassini la soddisfazione di aver annichilito la bellezza, la vitalità sociale e culturale di migliaia e migliaia di piazze europeeâ€. “Per queste ragioni – ha concluso Boeri – il Comune di Firenze, dopo aver tempestivamente provveduto a mettere in sicurezza i suoi spazi pubblici, intende studiare e proporre delle soluzioni innovative che trasformino i dispositivi per la sicurezza in elementi di contenimento del verde e di arredo urbano di qualità â€.
I dissuasori e gli elementi di protezione e sicurezza degli spazi pubblici della città hanno l’obiettivo di garantire la massima sicurezza e protezione in relazione al rischio di attentati, così come valutato e definito dal Cosp; offrire insieme alla sicurezza la possibilità di ospitare alberi, piante e componenti vegetali che offrano qualità e biodiversità agli spazi pubblici; essere in grado, insieme alla sicurezza, di operare come elementi utili di arredo urbano (panchine, rastrelliere per biciclette, strutture per il gioco o la sosta, dispositivi per la smart city..) e siano pensati come elementi rimovibili e modulari, eventualmente assemblabili in modo da garantire la massima flessibilità in relazione alle diverse tipologie di spazio pubblico da mettere in sicurezza. (fp)
Fonte: Comune di Firenze