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PORCARI Costruire sostenibile: Lucca fa scuola. La quinta edizione si conclude martedì

LUCCA – Centotrentadue professionisti, tra studi professionali e imprese, 17 laureandi e neolaureati in architettura e ingegneria, 65 studenti delle scuole superiori della provincia di Lucca, 6 moduli tra ottobre e dicembre. Ecco i numeri del Laboratorio del costruire sostenibile (www.labcostruiresostenibile.it), quinta edizione, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione UiBi e promosso da Lucense, nell’ambito della piattaforma Abitare Mediterraneo, insieme con Istituto nazionale di bioarchitettura sezione di Lucca, Scuola edile lucchese e Celsius, con la collaborazione dell’Ordine degli architetti e degli ingegneri e del Collegio dei geometri e dei periti industriali di Lucca.

 
Martedì prossimo, 12 dicembre, nel Complesso di San Micheletto, si terrà la conferenza conclusiva (ingresso gratuito), che connoterà definitivamente l’edizione 2017 del corso come una delle più riuscite, sia dal punto di vista della partecipazione, soprattutto dei giovani, che della qualità degli argomenti trattati. “Edilizia sostenibile, qualità dell’aria e verde in ambito urbano”, è questo il titolo dell’appuntamento che per l’intera mattina di martedì coinvolgerà oltre cento persone, dando loro la possibilità di ottenere crediti formativi, per riflettere, approfondire e discutere su temi di grande attualità. Chiuderanno l’incontro gli studenti degli Istituti per geometri della provincia di Lucca che presenteranno il lavoro svolto durante il corso al laboratorio di progettazione.

 
Le quattro scuole, infatti, (l’IIS di Porcari, il “Nottolini” per Lucca, il “Don Lazzeri” per Pietrasanta e il “Campedelli” per Castelnuovo di Garfagnana), sono stati l’ulteriore novità dell’edizione 2017 del Laboratorio del costruire sostenibile: i ragazzi, che hanno scelto il percorso formativo come attività dell’alternanza scuola-lavoro, sono stati coinvolti sia in seminari monotematici, che in attività laboratoriali di project work, in cui gli studenti si sono cimentati con la progettazione concreta di interventi di edilizia sostenibile, con particolare attenzione al risparmio energetico, all’analisi delle caratteristiche dei nuovi materiali ecologici e all’uso e al riciclo di materiali di recupero.

 

In questo modo i ragazzi, che saranno un domani i tecnici nel settore delle costruzioni, hanno potuto incamerare una serie di nozioni, di spunti e di nuove visioni che potranno diventare un tesoro prezioso per il futuro.

 
Proprio quest’ultimo aspetto, infatti, è l’obiettivo di fondo del Laboratorio del costruire sostenibile, pensato come piattaforma di formazione continua: promuovere una nuova cultura e nuove competenze nel settore edile, come volano per la realizzazione di edifici che, oltre a possedere caratteristiche di basso impatto ambientale ed elevate prestazioni energetiche, garantiscano comfort abitativo. I primi destinatari, oltre agli studenti, sono quindi i progettisti e le aziende, che periodicamente hanno modo di visitare anche il centro permanente Abitare Mediterraneo, all’interno della sede di Lucense, nell’area del Polo tecnologico lucchese, il sistema aperto tra aziende, enti ed università che mira a sottolineare la specificità climatica e culturale del bacino mediterraneo, unendo alla qualità ambientale dell’edificio i valori di sostenibilità che ne regolano la costruzione o la riedificazione.

Fonte: Lo Schermo