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PORCARI Tirrena Carri, fallimento dopo 34 anni – Cronaca

Porcari (LUCCA) –


LUCCA. Hanno provato in tutti i modi a salvare l’azienda di famiglia fondata nel 1984. Basti pensare che, tra il 2014 e il 2017, hanno erogato alla società consistenti finanziamenti personali per un milione e 809 mila euro. Buona parte dei finanziamenti sono stati destinati a capitale o vi è stata rinuncia al rimborso da parte dei soci e ulteriori e consistenti impegni finanziari sono stati assunti dal nucleo familiare per cercare di rianimare l’impresa commerciale. Ma la crisi del settore e la scomparsa, il 2 febbraio scorso, del socio fondatore Italo Polvani ha di fatto decretato la fine della storica «Tirrena Carri srl», la ditta con sede a Porcari e filiali a Sarzana e Viareggio, specializzata nel commercio di rimorchi e carrelli elevatori con marchio «Iveco» e «Fiat Professional».

AUTOFALLIMENTO. Così l’amministratore unico Graziella Bianchi, moglie del compianto Italo Polvani, attraverso i professionisti di fiducia non ha potuto far altro che portare i libri contabili in tribunale a causa della persistente situazione debitoria. In pratica il passivo ammonta a 9,2 milioni contro un attivo di 3,5 milioni. Logico che, stante la situazione di insolvenza, i giudici del tribunale (presidente Giulio Giuntoli, giudice relatore Giacomo Lucente e giudice Carmine Capozzi) hanno decretato il fallimento della Tirrena Carri nominando come curatore fallimentare Marco Cattani (ieri mattina alle 12,30 non aveva ancora accettato l’incarico) e fissando per il 22 gennaio 2019 l’esame dello stato passivo.


IL PERSONALE. Un fallimento che avrà ripercussioni occupazionali. Perché alla Tirrena Carri lavorano 29 persone che adesso dovranno essere ricollocate. Una crisi che parte da lontano, dal periodo 2008-2014 e investe l’intero settore degli autotrasporti e dell’edilizia e che ha avuto l’effetto a cascata di coinvolgere quello della vendita dei veicoli industriali rispetto ai quali si è sensibilmente ridotta la domanda. Per altro verso la società ha subito anche ripercussioni per dolorose vicende familiari: la scomparsa nel 2011 di Emilio Polvani e del 2018 di Italo Polvani. Per cercare di far fronte alla crisi delle vendite verificatesi nel 2008, la Tirrena Carri aveva diversificato i servizi offerti aprendo un punto vendita nella zona industriale di Viareggio e un punto assistenza nel comune di Sarzana. Attraverso l’espansione nel 2010 la società era riuscita ad ottenere un secondo mandato da «Fiat Professional» estendendolo sino al 2016. Negli ultimi esercizi

la società ha subito un peggioramento dei propri rating finanziari con aumento di oneri finanziari non più sostenibili. Il vertice ha tentato di mantenere in vita l’attività e i livelli occupazionali anche attraverso immissione di liquidità personale. Ma tutto è stato inutile.

 

Fonte: Il Tirreno