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Lo straziante addio al pensionato ucciso con un pugno: “Non meritava di morire così”

Una cerimonia ristretta e sobria, con i familiari e gli amici più stretti. Un addio composto ma straziante e che ha voluto tenersi lontano da troppi clamori, dopo giorni sotto i riflettori dell’intero Paese.

I funerali di Luigi Pulcini a Spianate

Ma lo “smarrimento” e “l’indignazione” sono ancora vivi a Spianate e in tutta Altopascio per la tragica morte di Luigi Pulcini, l’ex commerciante di 75 anni ucciso con un pugno davanti ad un locale per uno sguardo di troppo. Ai funerali che si sono svolti oggi pomeriggio (23 agosto) nella chiesa di Spianate era ancora palpabile l’inquietudine per una brutale e immotivata aggressione che ha strappato Pulcini all’amore della moglie Sandra Baldi, originaria del Tau e che ha voluto che si svolgessero qui le esequie del marito, morto dopo 10 giorni di coma all’ospedale di Cisanello lo scorso 15 agosto. “Non possono prevalere – ha detto il parroco – i sentimenti di vendetta, di odio ed egoismo: noi non possiamo fare a meno della giustizia, anche se non restituirà Luigi alla sua famiglia”.

Alla cerimonia funebre non sono mancate le istituzioni, a cominciare dai carabinieri che conducono le indagini per l’omicidio del pensionato e che hanno voluto manifestare anche così la loro vicinanza alla vedova, che trascorrerà ad Altopascio ancora qualche tempo prima di fare rientro a Roma. Ma alla chiesa di Spianate c’erano anche la sindaca Sara D’Ambrosio, accompagnata dall’assessore Daniel Toci, e l’ex primo cittadino Maurizio Marchetti, amico di famiglia della vittima. Con la loro presenza hanno voluto mostrare che la comunità di Altopascio non lascerà sola la famiglia di Pulcini.

Anche il parroco, don Michele Lacerna, ha invitato tutti a stringersi attorno alla famiglia, senza perdere la fiducia nella giustizia: “Il nostro paese – ha detto – è rimasto nello smarrimento e indignazione ed è vivo il senso di inquietudine: sono sentimenti che dominano in questo momento. Il male si prolunga in tante forme, si presenta sempre quando non mettiamo al centro il valore della persona. Certo, non possiamo fare a meno di una giustizia accurata anche se non restituirà il fratello che abbiamo perso. Ora dobbiamo fermarci, recuperare il significato delle parole importanti che guidano la vita: la famiglia, l’amore, la dignità della persona. Altrimenti vincerà sempre il male se mettiamo avanti parole come vendetta, odio e egoismo. Siamo qui per manifestare la nostra fede e la nostra speranza al di là di quello che gli occhi possono vedere”.

“Luigi Pulcini era uno come noi, una persona onesta, un grande lavoratore – ha detto un amico -. Ho avuto la fortuna di conoscerlo 40 anni fa, stavamo sempre insieme, sia per le cose belle che per le cose brutte. Aveva raggiunto ormai una sicurezza, aveva avuto la pensione, era riuscito a sposarsi 4 anni fa. Siamo sempre rimasti in contatto, mi chiamava continuamente. Non meritava di morire così, perché si era assicurato il paradiso, quello qui tra noi. Io mi auguro e spero che il malfattore venga assicurato alla giustizia: è il minimo che lui possa avere in cambio”.

Conclusa la cerimonia, al passaggio del feretro per la strade di Spianate le saracinesche delle attività si sono abbassate in segno di lutto: è stato questo l’ultimo saluto a Pulcini da una comunità ancora scossa per la sua drammatica fine.

2023-08-23 17:06:19