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Elezioni Amministrative, per Capannori Remo Santini è più che una suggestione: presto l’incontro con i vertici del centrodestra

I motori si stanno surriscaldando in vista delle elezioni amministrative di primavera. Per la provincia di Lucca, inoltre, non sarà un appuntamento ordinario, perché 19 realtà andranno alle urne, per lo più dalla Valle del Serchio. Tra i comuni più importanti che sceglieranno il nuovo sindaco ci sono Barga, Borgo a Mozzano, Castelnuovo Garfagnana, Gallicano, Montecarlo, Stazzema e Villa Basilica ma anche Camporgiano, Careggine, Castiglione di Garfagnana, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, Minucciano, Molazzana, Pescaglia, San Romano Garfagnana, Vagli di Sotto, Villa Collemandina andranno alle urne.

Tuttavia, è inevitabile che tutta l’attenzione, anche per le sue ripercussioni sulla ‘geopolitica’ della provincia di Lucca, sarà sul comune di Capannori , chiamato a scegliere il sindaco dopo 20 anni di guida del centrosinistra con due mandati di Giorgio Del Ghingaro e Luca Menesini.

Mentre c’è già un candidato sindaco, Paolo Rontani, alla guida della lista civica Capannori Cambia, si sta scatenando una febbre di nomi per le schierazioni di centrodestra e centrosinistra. Per la continuità, il nome più accreditato per succedere a Menesini sembra essere quello di Giordano Del Chiaro, attuale assessore all’ambiente.

Il centrodestra, invece, è alla ricerca di un avversario in grado di invertire il trend dopo vent’anni, dopo la mancata rielezione del sindaco Michele Martinelli. L’ultima suggestione, dopo i nomi del consigliere comunale uscente Matteo Petrini, di Fratelli d’Italia, di Elisabetta Triggiani, sempre di Fratelli d’Italia e del presidente del Consiglio Generale del Movimento Cristiano Lavoratori, Piergiorgio Sciacqua, evoca scenari… lucchesi. La coalizione di centrodestra, in particolare i partiti Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, hanno infatti invitato a una riunione che dovrebbe tenersi nei prossimi giorni l’attuale assessore al turismo del Comune di Lucca, Remo Santini. Nato negli Stati Uniti, ma formatosi e residente a Capannori, è stato già candidato sindaco a Lucca, perdendo di un soffio con Alessandro Tambellini nel secondo mandato.

Una sua ‘discesa in campo’ darebbe sensazioni positive al centrodestra, come quelle del giugno 2022 a Lucca, con il cambio del colore dell’amministrazione di centrosinistra dopo due anni di mandato. Tuttavia, non mancano gli ostacoli. Soprattutto, per candidarsi Santini dovrebbe almeno ‘congelare’ il suo ruolo di assessore a Lucca, aprendo scenari di rimescolamenti nella giunta Pardini che potrebbero rendere vulnerabili alcuni equilibri in anticipo e soprattutto in un momento delicato come quello del ‘redde rationem’ anche a livello nazionale, vista la coincidenza delle elezioni europee. Il secondo elemento è il ‘rischio’ che sarebbe assunto dal candidato sindaco Remo Santini: una vittoria, senza dubbio, coronerebbe il suo percorso dal giornalismo all’impegno politico. Una sconfitta, la seconda in sei anni, potrebbe invece interrompere definitivamente l’impegno politico che ha perseguito anche con cinque anni di intensa opposizione al centrosinistra.

Uno scenario difficile, quasi improbabile, ma che non impedirà ai partiti del centrodestra di tentare fino all’ultimo. Un soggetto che, sebbene targato Forza Italia, può essere pienamente considerato un rappresentante della società civile, sarebbe infatti l’ideale per evitare battaglie interne e di bandiera.

Se il tentativo non dovesse concretizzarsi, il che si vedrà nei prossimi giorni, non è escluso che il centrodestra possa anche considerare di convergere sul nome di Paolo Rontani, che come Pardini a Lucca, non ha aspettato di perfezionare accordi e alleanze. Un nome che, a sua volta, potrebbe guardare al centro dello schieramento politico, fazendo pendere l’ago della bilancia verso destra.

2024-01-04 21:45:09