Forse qualcuno potrebbe non averlo notato, ma noi sì. Probabilmente, questo è dovuto alla nostra grande sensibilità, che si attiva automaticamente dopo 35 anni di professione (dis)onorevole. Siamo rimasti sorpresi da quello che abbiamo letto nel breve comunicato inviato dall’ufficio stampa dell’Istituto IMT Alti Studi di Lucca. Il rettore dell’Università IMT, un’istituzione notoriamente professionale, indipendente e autonoma, sempre distante dalla politica, ha sentito la necessità di condannare gli atti di violenza che si sono verificati questa mattina a Pisa durante un’azione pro-Palestina contro la guerra organizzata anche da studenti. Durante questo evento, la polizia è intervenuta con forza e, considerando che gli studenti erano schierati a sinistra e contrari a Israele, i partiti di opposizione al governo hanno rapidamente criticato il Ministero dell’Interno, la dirigenza della polizia e gli agenti che rischiano incidenti per guadagnarsi da vivere. Non eravamo presenti, ma ogni volta che abbiamo assistito a manifestazioni di studenti e attivisti a Lucca, abbiamo notato che spesso questi ultimi sono i primi a provocare violenza e scontri con la polizia. Ricordiamo distintamente un evento del G7 a Lucca, quando eravamo in compagnia del defunto Leonardo Leone, capo della Digos. Pertanto, prima di condannare gli agenti, vorremmo ricordare al rettore dell’università, il cui mandato termina a ottobre, che prendere posizione non è proprio da rappresentante delle istituzioni, soprattutto in uno stato di diritto, non di polizia, e quando non si vive sotto una dittatura – come nel caso di Giulio Regeni – e quando coloro che vengono maltrattati senza aver fatto nulla – carabinieri e polizia – sono in strada non solo per affrontare politici e manifestanti, ma soprattutto per garantire la nostra sicurezza. Rocco De Nicola, a capo dell’IMT di Lucca, ha sentito il bisogno di inviare un messaggio che, pur essendo contro la violenza, suggerisce che essa sia provenuta solo dalla polizia: A SEGUITO DEGLI SCONTRI DI PISA, ANCHE LA SCUOLA IMT CONDANNA FERMAMENTE CIÒ CHE È ACCADUTO QUESTA MATTINA. Anche il Rettore della Scuola IMT Alti Studi Lucca, Rocco De Nicola, esprime, a nome di tutta la comunità accademica, la propria preoccupazione per gli scontri avvenuti questa mattina a Pisa e a Firenze in cui alcuni studenti sono rimasti feriti. La Scuola IMT, luogo di libera espressione del pensiero, istituzione universitaria basata sui valori della democrazia, si unisce quindi alla condanna già espressa dalle altre università toscane e ribadisce la ferma condanna contro ogni forma di violenza. Ci chiediamo cosa ne pensi il nostro caro amico e, si dice, futuro candidato e possibile presidente dell’IMT, Nicola Lattanzi, lui sempre lontano da polemiche politiche e incline a mantenere distinto e separato l’aspetto professionale da quello politico. O no?
Quindi, abbiamo scoperto che l’IMT, la cui sede è a Lucca dove non è successo nulla, si è pronunciata su un evento che ha avuto luogo a Pisa. A meno che il Rettore non abbia intenzione di esprimere la sua posizione su altri episodi simili che si sono verificati in altre università italiane, il che, se fosse succeduto, ci scuseremmo, perché ci sarebbe sfuggito. No, caro Rettore, a noi il tuo intervento è sembrato superfluo. Che tu lo voglia o no, ti sei schierato dalla parte di coloro che criticano le forze di polizia. Non pensiamo che sia una scelta appropriata, visto che rappresenti non solo te stesso e l’università IMT, ma anche la città di Lucca, che vorrebbe probabilmente conoscere i fatti prima di esprimere giudizi. Se una manifestazione, come si dice, non è stata autorizzata, ogni tentativo di organizzarla e di forzare i cordoni della polizia costituisce un reato. Per quanto riguarda i manifestanti pro-Palestina, è superfluo aggiungere che noi avremmo manifestato in modo pacifico, ma a favore di Israele e rispetto a quanto accaduto il 7 ottobre.
2024-02-24 05:01:07