Con il progetto LapeMaia, Capannori protegge la biodiversità e gli impollinatori, in collaborazione con Arianna Chines, un’esperta di biodiversità a livello nazionale e di reti ecologiche internazionali. Nel parco dietro la sede municipale c’è un’area dedicata agli impollinatori con erbe e fiori che vengono falciati solo alla fine del ciclo riproduttivo e dove è possibile osservare centinaia di insetti diversi come farfalle, api selvatiche e domestiche, coleotteri, libellule.
Sabato 28 settembre alle 10, in collaborazione con il Wwf Alta Toscana e il liceo scientifico Majorana di Capannori, c’è l’evento “Urban Nature”, un evento di Citizen Science, ovvero di scienza realizzata in collaborazione con i cittadini, in cui gli studenti e tutte le persone interessate, insieme a un gruppo di ricercatori, potranno scoprire la flora e la fauna presenti in alcune zone urbane del Comune, riconoscendo le diverse specie presenti e il loro importante ruolo nell’erogazione di servizi ecosistemici (Iscrizione qui https://www.wwf.it/cosa-facciamo/eventi/urban-nature-2024/lapemaia-majo-studio-per-lambiente/).
“Lasciare questi spazi verdi – spiega il responsabile dell’ambiente, Claudia Berti – intorno alla zona più popolata del comune, significa compiere un’azione a favore della biodiversità e per l’equilibrio dell’ecosistema e quindi per la lotta al cambiamento climatico. Questo progetto, inoltre, ha un grande valore educativo, perché molti cittadini che passano da quella zona, stimolati dalla curiosità di vedere erbe alte e fiori, possono scoprire quella incredibile biodiversità urbana che spesso ignoriamo. La presenza di segnali con il codice QR che può essere scansionato con ogni telefono cellulare, aiuta inoltre a capire nel dettaglio cosa sta facendo il Comune per proteggere la biodiversità urbana. Riuscire inoltre a mantenere queste aree verdi intorno alle zone in cui si svolgono spettacoli, feste, eventi musicali, dimostra come si possano combinare diverse attività che attirano sempre più i cittadini e contemporaneamente li informano e li educano. È interessante sottolineare che alcuni cittadini hanno aderito autonomamente al progetto lasciando nei loro giardini fioriture di fiori con falciatura ritardata”.
“In piena sintonia – spiega la biologa Arianna Chines – con il Regolamento Europeo di attuazione per il ripristino della natura entrato in vigore il 18 agosto scorso, il Comune di Capannori continua a lavorare nella direzione indicata dall’Unione Europea, che è quella di proteggere non solo le aree naturali esistenti, ma anche ripristinare le aree degradate sia in ambiente agricolo che urbano. Tra le azioni suggerite dagli esperti a livello europeo, ci sono anche strategie per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e proteggere gli impollinatori, che sono sempre più in declino con gravi conseguenze sull’economia e su un’alimentazione sana e varia”.
2024-09-09 13:58:41