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Assi Viari, il Comitato Altrestrade: “Gli Enti Locali Negano le Autorizzazioni”

“Un tiro al cerchio e uno alla botte. È questa la filosofia dell’amministrazione comunale di Lucca, che da un lato afferma di aderire alla Settimana Europea della Mobilità e dall’altro consente senza opposizioni la realizzazione dei corridoi di traffico, frutto degli anni ’80 e di un modello di mobilità ormai obsoleto e superato”. Queste le parole del comitato Altrestrade.

“Un progetto che, dopo il tavolo tecnico tenutosi a livello regionale, ha perduto ogni utilità, in quanto non svolgerà più la funzione per cui era stato concepito: decongestionare il traffico di transito nella Piana – aggiungono -. Quel che resta del progetto definitivo è una strada che nasce e termina in pochi chilometri, portando il traffico dal Brennero al rondò di Antraccoli e sulla via del Tiglio, senza prevedere alcuna arteria di collegamento verso l’autostrada. Il risultato sarà un ulteriore intasamento nelle aree di uscita del corridoio, a discapito degli abitanti di Pieve S. Paolo, S. Filippo, Antraccoli e Tassignano, che si troveranno a fronteggiare veicoli pesanti sulle loro soglie di casa e li vedranno vagabondare per le strade secondarie alla ricerca di un casello”.

“In questo modo il progetto viene ulteriormente frammentato e il termine ‘tangenziale’ è ora solo un nome. Un progetto che dichiara la propria incompletezza ancor prima di nascere, tecnicamente inefficiente e inutile spreco di risorse, dato che i chilometri si sono ridotti ma il costo è aumentato, così come le perdite irreparabili di terreno e di ecosistemi quali i Laghetti di Lammari e i Bassi di Antraccoli. Un progetto che, in aggiunta, contraddice le politiche europee, in particolare il recente regolamento europeo per la rigenerazione degli ecosistemi. Tutto ciò nell’indifferenza delle amministrazioni locali – concludono -. A questo stadio, dato l’evidente inutilità del progetto e la sua contrarietà a ogni principio di mobilità sostenibile e di protezione dell’ambiente, speriamo che gli amministratori locali neghino ogni permesso per la realizzazione dell’opera. Altrimenti, saranno ricordati nei prossimi anni come coloro che, pur avendo la possibilità di impedirlo, hanno distolto lo sguardo mentre la Piana di Lucca veniva inutilmente distrutta”.

2024-09-16 09:20:19