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[ REGIONE TOSCANA ] Prima campanella, Grieco saluta gli studenti. Cosa fa la Regione per la scuola

FIRENZE – Un inizio di anno scolastico nel segno della Costituzione promulgata settanta anni fa. Il 15 settembre riprende l’attività nelle scuole in Toscana. Oltre cinquecentomila studenti faranno il loro primo ingresso in classe oppure ci torneranno, dalle materne fino alla superiori. E l’assessore regionale all’istruzione Cristina Grieco, nel salutarli con un messaggio inviato a tutti gli istituti, parte proprio da quella Costituzione promulgata il 27 dicembre 1947 ed entrata in vigore pochi giorni più tardi, il 1 gennaio 1948. “Consegnata da due anni a molte scuole – aggiunge – e che continuerò a distribuire, girando di plesso in plesso, con determinazione, passione e convinzione, convinta che possa essere una guida”. 

In particolare Grieco sarà il 15 settembre all’istituto tecnologico “Artiglio” di Viareggio e di seguito alla scuola “Roberto Micheloni” di Aulla. Il 18 settembre invece sarà ospite della  primaria “Silvio Novaro” di Vada e poi della scuola secondaria di primo grado “Giosuè Borsi” a Donoratico in provincia di Livorno. 

Nel mondo della scuola non mancano certo difficoltà. “Nella mie visite – sottolinea l’assessore – ho colto entusiasmo, caparbietà, ma anche fatiche e il desiderio di qualcosa di migliore”. “In questo – ribadisce – l’impegno della Regione sarà costante e incisivo. La scuola rimane per la Regione Toscana un punto fermo su cui investire per accompagnare e valorizzare il cammino che è stato intrapreso per offrire un’istruzione e formazione più orientate ad affrontare la complessità di un mondo 4.0”. L’assessore Grieco augura quindi a tutti gli studenti, docenti, ed a tutto il personale della scuola buon anno.

Voucher e buoni scuola
Gli esempi degli interventi ed azioni messe in campo, su più fronti, dalla Regione a favore della scuola sono innumerevoli. Ci sono 11 milioni e mezzo di euro per i nidi, gestiti dai Comuni e che si trasformano in voucher per le famiglie. Ci sono 800 mila euro per la formazione del personale e progetti di zona. Un milione è lo stanziamento per i buoni scuola nelle scuole dell’infanzia, tre milioni e mezzo i contributi per le paritarie, 5 milioni per arricchire l’offerta educativa ed altrettanti per il ‘pacchetto scuola’ che garantisce alle famiglie con minori possibilità, con un Isee fino a 15 mila euro, un contributo forfettario da 105 a 280 euro a studente e fino a 1500 euro per chi abita all’isola del Giglio o a Capraia, per coprire le spese di libri, materiale didattico ed altri servizi. 

Trasporti disabili e progetti educativi
La Regione finanzia anche il trasporto degli studenti disabili nelle scuole superiori (1,5 milioni) e i laboratori del sapere scientifico, un’esperienza che ha coinvolto per ora novanta istituti di ogni ordine e grado e circa 16 mila studenti, con 548 percorsi e destinati a migliorare l’apprendimento delle discipline tecniche e matematiche e contrastare la dispersione scolastica. La Regione sostiene anche il progetto “Senza zaino” e “La scuola tra i suoni, che attraverso la rete musicale toscana coinvolge una novantina di scuola primarie e secondarie di primo e secondo grado, con l’obiettivo di accrescere la conoscenza della musica, anche per chi non diventerà un musicista. 

Scuole nuove e da ristrutturare
Non ultima c’è poi l’edilizia scolastica. “Con la prima variazione di bilancio – ricorda l’assessore Grieco – abbiamo destinato 3 milioni di euro per gli interventi urgenti e indifferibili in modo da dare una risposta senza aspettare bandi o piani di riparto nazionali o regionali”. Si tratta di uno strumento rivolto a quelli enti locali in difficoltà nel reperire risorse per intervenire su edifici scolastici di loro competenza e che, a seguito di situazioni di emergenza, hanno portato alla loro chiusura parziale o totale. Il caso di Livorno, ad esempio. Oppure, nei mesi scorsi, il Comune di San Giuliano a cui sono stati destinati 330 mila euro. 

Con altri 17 milioni e mezzo sono stati finanziati diciannove interventi del bando Mutui Bei: rimane solo da stipulare il prestito, per cui è arrivato il via libero dal ministero all’istruzione. Per la realizzazione infine di poli dell’infanzia, ovvero nidi e materne insieme, alla Toscana sono stati assegnati a fine luglio 8 milioni e 630 mila euro. Non resta che selezionare i progetti degli enti locali interessati a costruirli. 

Fonte: Regione Toscana