Porcari (LUCCA) –
La Rsu del gruppo chiede chiarimenti all’azienda su più fronti interni. Come monitoraggio informatico, aggiornamenti, qualità dell’ambiente di lavoro
PORCARI. Sciopero generale, venerdì, nel settore metalmeccanico. Uno sciopero al quale aderiranno anche i lavoratori Snaitech iscritti alla Fiom. Lavoratori che nell’occasione, con una nota della Rsu, denunciano i problemi interni a Snaitech.. «Il passaggio contrattuale coatto imposto alla gran parte dei lavoratori – scrive la Rsu – non ha prodotto un miglioramento delle condizioni salariali, tutt’altro, e la condanna dell’azienda in sede giudiziaria nel novembre 2018 è stata un’ulteriore evidenza che le critiche e le perplessità avanzate da Fiom sull’intera vicenda erano tutt’altro che infondate».
Quindi i rappresentanti sindacali fanno un elenco delle criticità relative alle condizioni di lavoro: «Si parla dell’introduzione di software che possano automaticamente monitorare l’attività informatica di ogni lavoratore e, in proposito, vorremmo che l’azienda dichiarasse apertamente come certi strumenti non andranno a ledere il diritto alla privacy di ogni singolo lavoratore e che, soprattutto, i dati raccolti non potranno essere utilizzati “contro†i dipendenti. Nel registrare l’inaugurazione di un programma per l’apprendimento della lingua inglese, oltre a stigmatizzare l’impiego di carta per “pubblicizzare†un’iniziativa digitale (controsenso anche in chiave meramente ecologica), vorremmo che l’azienda fosse chiara su quando e come i lavoratori dovrebbero utilizzare il nuovo strumento, ricordando a tutti che la formazione obbligatoria (24 ore) è un diritto contrattuale, e dev’essere svolta all’interno dell’orario di lavoro. Il peggioramento delle condizioni ci pare evidente anche nelle minime azioni legate al vivere in azienda: dalla serie di timbrature e passaggi di badge cui si è ogni volta costretti per entrare e uscire dallo stabile (siamo sicuri che non ci sia un modo migliore per gestire questo aspetto? Una qualche automatizzazione potrebbe semplificare l’accesso e renderlo pure più rapido) alla sparizione di poltroncine in prossimità dei distributori di bibite e vivande».
«Che idea di azienda (e dunque di mondo) si propone, con queste iniziative? – chiude la Rsu – un luogo dove non si deve parlare tra colleghi, dove non si deve pensare ad altro che produrre? E, secondo i vertici aziendali, dei lavoratori meno contenti produrranno di più e più volentieri? Ci pare davvero un controsenso, che rende peraltro ipocrita qualsiasi altro tentativo di far apparire Snaitech quale azienda moderna, smart e dinamica, cosa che, francamente, vorremmo davvero poter contribuire a creare. Rimarcando, infine, la nostra comune intenzione, una volta che il contratto del settore industriale sarà in scadenza (dicembre 2019), di restare lavoratori del settore metalmeccanico, ricordiamo a tutti i colleghi che, su specifica richiesta, potrebbe essere loro diritto ritornare alla condizione contrattuale precedente e che la divisione dei lavoratori ha il solo effetto di rendere tutti più deboli, più fragili e indifesi, nonché di avvantaggiare soltanto coloro che, da divisioni e incomprensioni, possono trarre vantaggi personali». —
Fonte: Il Tirreno