Altopascio è morto. Ne danno il triste annuncio amici, residenti e simpatizzanti tutti. L’agonia, lenta e inesorabile, non ne ha scalfito la storia ma quantunque il blasone sia importante, non ve n’è nessuno di immortale. Il de profundis con gli ultimi anni in cui persino la creativa volontà di autoreferenziarsi sui media è andata affievolendosi. La cittadina del Tau è deceduta sotto il profilo dell’entusiasmo dei suoi cittadini preoccupati per una cronica e drammatica mancanza di sicurezza, dello slancio produttivo perduto, delle industrie in crisi, dell’occupazione drammaticamente in calo, del commercio che è già sepolto, tanto per rimanere in tema (guardate quanti cartelli affittasi sono affissi sulle saracinesche), della mancanza di luoghi di aggregazione per i giovani. C’è una squadra di serie C di basket che è costretta ad emigrare a Ponte Buggianese, una piscina che ormai è sul livello delle migliori utopie filosofiche. Un paesone di 15 mila abitanti, 10 per cento ed oltre stranieri, molti extracomunitari che paradossalmente sono integrati con gli “indigeni†ma si accoltellano tra di loro, come dimostra la spedizione punitiva di via Valico, l’ultimo grave episodio di una lunga catena. Il pane e i Cavalieri del Tau, ultimi simboli ed emblemi, non bastano più ad arginare il degrado. Gli altri enti, quelli limitrofi, organizzano concerti con big della canzone, eventi sportivi, culturali, inaugurano servizi ed opere pubbliche, scuole. C’è chi festeggia il Centenario, chi sforna novità in continuazione come il sindaco Fantozzi a Montecarlo. Anche il sindaco Marchetti, dopo la mancata elezione in Parlamento è meno protagonista, Fantozzi e Fagni si contendono il ruolo di Delfino ufficiale, c’è poi chi va in Camerun, chi è silente e misterioso. Sta lavorando bene la Elena Silvano, il volto umano della fermezza, se ci passate l’ossimoro. In un settore, il sociale, che di questi tempi non è facile da gestire. L’ex presidente del consiglio ha tutte le carte in regola per una sorpresa nel 2015.
La morte di Altopascio
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Pd a Marchetti su riduzione Imu: “Sbrigati”
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Comments (1)
girolamosays:
5 May 2013 at 10:48un noto tizio nel 1994 manifestava con la complicità dell’opposizioni silenti a gettone, in tutte le sue tv, che avrebbe risolto tutti i mali dell’Italia con la liberizzazione dei settori pubblici privatizzandoli e il libero scambio delle merci senza i lacci e laccioli della burocrezia, anzi in piu’ andava dicendo che era morale non pagare le tasse…..ecc…. BENE è inutile piangersi addosso adesso il MIRACOLO ITALIANO che prevegeva si è avverato mahh!! per solo lui e di qualche italiota che si riteneva furbo… la colpa è solo Vostra e della stupidità intrinseca di non informarsi approfondendo prima di saltare sul carro della moda…Ora non vi rimane altro che ciucciarvi il dito.. coglioni