La ripartizione del fondo sanitario 2017 porta al Piemonte 8 miliardi e 84 milioni di euro, 116 milioni in più rispetto all’anno scorso.
L’accordo raggiunto il 23 febbraio dalla Conferenza delle Regioni è giudicato positivamente dall’assessore alla Sanitò, Antonio Saitta: “Per il secondo anno di fila l’intesa è stata definita all’inizio dell’anno. Sono soddisfatto perché solo in questo modo è possibile avere certezza delle risorse effettivamente disponibili e di conseguenza impostare correttamente la programmazione. L’incremento sarà prevalentemente vincolato ad una serie di nuovi costi sanitari, come la spesa per i farmaci innovativi contro l’epatite C, per i farmaci oncologici, per i nuovi vaccini, per il rinnovo del contratto di settore, per la stabilizzazione dei precari”.
Proprio sul tema dei nuovi farmaci contro l’epatite C, Saitta ha incontrato anche in qualità di coordinatore degli assessori alla Sanità il direttore dell’Aifa, Mario Melazzini, impegnato nella trattativa con le aziende farmaceutiche per la riduzione del costo: “L’Aifa è determinata ad ottenere entro la fine del mese l’abbassamento del prezzo dei farmaci almeno a quattromila euro. Dalle Regioni c’è il pieno sostegno a questa azione: vorrebbe dire infatti poter curare più del doppio dei pazienti attualmente assistiti”.
La Conferenza delle Regioni ha avviato un primo passo verso la revisione dei criteri di suddivisione del fondo nazionale, considerando prima di tutto la popolazione anziana, ma dando un primo segnale concreto all’indice di deprivazione socio-economico per quelle Regioni, come la Campania, in cui l’età media della popolazione risulta nettamente inferiore alla media nazionale. Non è mancato nemmeno un forte segnale di solidarietà : le Regioni hanno infatti tenuto conto della particolare e drammatica situazione che stanno vivendo le aree colpite dal terremoto destinando a queste zone circa 10 milioni in più.
Fonte: Regione Piemonte
Fonte: ANSA