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Oblomov e la Misericordia di Altopascio

La letteratura russa ci propone, soprattutto con Gogol, straordinari esempi di sofisticata e insospettabile ironia, ovviamente camuffata per evitare di incorrere nella severe censura comunista. Una delle storie-metafora che più mi sono piaciute, quella della finestra di Oblomov. Quest’ultimo era un uomo che non puliva mai le i vetri della propria abitazione. La sporcizia gli faceva vedere sempre nebbia, oscurità, anche quando fuori c’era il sole. Il preambolo mi serve per spiegare la situazione della Misericordia di Altopascio. Probabilmente c’è una pellicola oscura, non riesco a vedere bene cosa si possa celare dietro ad una sorta di “faida” tra due diverse fazioni, che si sono sfidate, prendendo come spunto le elezioni per il rinnovo del Magistrato, per conquistare il potere e il controllo dell’Arciconfraternita che dovrebbe essere ispirata ai valori cristiani di carità, solidarietà, aiuto del prossimo. Tutto stabilito da Statuti vari. In realtà quando devono intervenire i carabinieri per lo svolgimento delle operazioni di voto (da qualcuno giudicate irregolari, con tanto di ricorsi) c’è una stortura evidente. Avere il controllo della Misericordia porta vantaggi? Di che tipo? A chi? Sono domande che mi pongo da cittadino (per fortuna di altro comune) che vede persone “scannarsi” per un voto. Se vi sono stati errori lo stabiliranno gli organi giudicanti. Rimane l’amarezza per aver visto solo ad Altopascio una simile…guerra. In passato non erano mancate situazioni di tensione e polemica. Mai come adesso però. L’augurio è che l’associazione no profit ritorni ad essere fonte di aiuto e sostegno per la comunità altopascese. Anche perché, cari lettori, secondo quanto ci hanno fatto vedere i componenti del nuovo direttivo, stranamente vi sono molti soci di Pistoia. Come mai? I sostenitori non dovrebbero essere del posto?

Massimo Stefanini