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Quando una fatalità distrugge la vita di un giovanissimo

 

Quando una fatalità distrugge la vita di un giovanissimo
Quando una fatalità distrugge la vita di un giovanissimo

Ieri un tragico incidente ha distrutto la vita di un giovanissimo ragazzo di origini altopascesi. Davide Viola, 16 anni, abitava a  Collesalvetti è figlio adottivo di Vincenzo Viola che vive ad Altopascio e  lavora in un cantiere per yacht a Viareggio e di Emanuela Menichetti.  Ad uccidere il giovanissimo Davide è stata un’auto guidata, si scoprirà poi, da un quarantenne, romeno, muratore, incensurato, che abita a poca distanza dal luogo dell’incidente. L’uomo,  è stato trovato dai carabinieri nella propria abitazione. Dopo un iniziale rifiuto, ha ammesso di essersi recato un’ora più tardi sul sul luogo dell’incidente, ma ha spiegato di non aver avuto il coraggio di avvicinarsi, dopo aver visto in lontananza i carabinieri.

La notizia viene data ieri persino da FB dove la giovanissima fidanzatina scrive: Ieri mi hai chiamato: avevamo litigato e non ti ho risposto. Stamani volevo chiamarti e ecco che compare la notizia. Davide è morto»Continua la ragazza e scrive «quello che mi ha insegnato a crescere e a capire cos’è l’amore: tutti quei litigi, quei baci, quelle carezze. E ora? Ora niente, ho passato 10 mesi bellissimi con te». «Non ti dimenticherò mai tesoro. Ti amo e ti amerò per sempre»
Davide era nato  in Colombia ed era stato adottato da una famiglia di Nugola, una frazione collinare di Collesalvetti, ed è proprio per le strade del paese che Davide sabato passeggiava verso le 3.45 del mattino di domenica, per la precisione si trovava in via San Quirico, nel centro di Collesalvetti, a poche decine di metri dalla chiesa , rientrava a casa quando viene investito, è proprio lui a raccontare agli amici quel che era successo bisbigliando in fin di vita e con qualche gesto e cenno di capo molto comprensibile.

Sul posto dell’incidente i soccorsi sono giunti quasi subito e contemporaneamente è arrivata la madre che ha avuto un malore, anche gli amici di Davide erano visibilmente scossi. Secondo un primo esame dei soccorritori, Davide presentava una ferita alla testa, un ematoma a un fianco e varie contusioni. Il pm di turno ha disposto l’autopsia. Medico ed operatori del 118 hanno tentato di rianimarlo per oltre un’ora, ma non c’è stato niente da fare.

Il pirata della strada ha un nome ed un volto da ieri nel primo pomeriggio, si tratta di  Ionel Vaida, il muratore romeno di 40 anni arrestato  dai carabinieri con l’accusa di aver investito con l’auto e ucciso Davide e di essersi allontanato senza prestare soccorso. Gli esami sul sangue dell’uomo sono stati svolti intorno alle 13, circa otto ore dopo l’incidente: il tasso riscontrato è stato di 0,32 milligrammi per millilitro. Visto il tempo trascorso prima dell’accertamento, secondo gli investigatori è verosimile che, al momento dello scontro, il tasso alcolemico nel sangue dell’uomo fosse superiore al limite di legge: 0,50. Il magistrato di turno Giuseppe Rizzo e i carabinieri valuteranno domani se contestare anche quest’ultima ipotesi di reato oltre all’omicidio colposo e all’omissione di soccorso.