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[REGIONE UMBRIA] APPALTI PUBBLICI: ILLUSTRATO ALLA COMMISSIONE DI INCHIESTA IL REPORT DELLA REGIONE UMBRIA SUL 2016 – IN MARZO …

(Acs) Perugia, 27 febbraio 2017 – La Commissione di inchiesta “Analisi e studi su criminalità organizzata, infiltrazioni mafiose, tossico-dipendenze, sicurezza e qualità della vita”, presieduta da Giacomo Leonelli, si è riunita questa mattina a Palazzo Cesaroni (sede dell’Assemblea legislativa dell’Umbria) per l’illustrazione del report sugli appalti pubblici banditi nel 2016 dalla Regione. La dirigente della Giunta regionale Marina Balsamo ha illustrato l’informativa ai consiglieri regionali, evidenziando che “tutti gli atti sugli appalti vengono pubblicati sui siti istituzionali e sono dunque a disposizione di organi di controllo e singoli cittadini. L’Ufficio provveditorato della Regione Umbria si occupa delle gare per lavori, servizi e forniture e in questo periodo anche di quanto richiesto dalla Protezione civile relativamente agli ambiti di intervento assegnati all’Umbria. Per affrontare il post sisma è uscita una normativa di deroga, che prevede procedure aperte con tempi più rapidi e consente alle stazioni appaltanti di applicare la procedura negoziata (con almeno 5 ditte invitate) per le opere di urbanizzazione ed altri interventi urgenti, la cui casistica è stata estesa di recente. Stiamo valutando l’elaborazione di un disciplinare per procedere in modo trasparente alla scelta delle 5 ditte individuate di volta in volta. Abbiamo proposto alla Protezione civile di invitare tutte le ditte che hanno la qualificazione per eseguire determinati lavori, un invito collettivo a manifestare interesse alla partecipazione da cui estrarre le 5 o più aziende a cui poi viene chiesto di presentare un’offerta. Ad oggi viene svolta una scelta discrezionale tra le ditte che hanno la qualificazione e le capacità tecniche per eseguire certi lavori. Per gli appalti sotto soglia si ricorre ad un invito, per gli importi fino a 40mila euro, oppure in casi previsti dalla legge, a prescindere dall’importo, si può procedere ad invitare singole ditte scelte dal responsabile del procedimento. Per le opere di urbanizzazione abbiamo scelto una procedura aperta, più oneroso e impegnativo per l’ufficio, ma che ha l’effetto positivo di dare la massima libertà di partecipazione all’appalto”.

 

GLI INTERVENTI

Andrea Liberati (M5S): “La fornitura di moduli abitati per i terremotati ha portato strutture scadenti in Umbria. Nei bandi dovrebbe essere prevista una tempista adeguata all’emergenza ma anche un controllo su come vengono eseguiti i lavori. Per completare le opere di urbanizzazione avremmo dovuto chiedere l’intervento dell’esercito, come è stato fatto nel Lazio, evitando disguidi e anomalie, denunciati anche ieri nella trasmissione Le Iene. Sarebbe opportuno fare un report degli ultimi 3 anni rispetto ad appalti ed esecuzione dei lavori, per capire quanti appalti effettivamente sono stati completati. Non è opportuno che gli appalti vengano decisi dal responsabile unico del procedimento scegliendo solo 5 imprese, selezionate non si sa come”.

Andrea Smacchi (Pd): “Ribassi troppo elevati, oltre il 40 per cento, dovrebbero essere considerati anomali. Dovremmo predisporre alcuni ulteriori criteri per l’assegnazione dei lavori alle imprese: avere una struttura in grado di farli evitando il subappalto, essere in regola con tutti i parametri (compreso il pagamento dell’Iva), una sede operativa posta a distanza di non oltre 200 chilometri dal luogo di intervento. Vanno premiate le imprese che lo meritano e che si trovano più vicine all’area di intervento”.

Emanuele Fiorini (Lega nord): “Importante la verifica delle capacità tecniche delle aziende che vincono gli appalti, soprattutto per quelli legati al post sisma. Ci sono studi di architetti che accumulano centinaia di pratiche che poi danno in subappalto ad altri, andrebbero quindi messi dei limiti sul numero dei lavori che vengono assegnati ad un singolo soggetto. Bene la previsione del controllo della regolarità tecniche ma ci sono anche casi in cui non viene pagata l’Iva per garantire invece gli stipendi ai dipendenti. Convocare il presidente di Cosp tecnoservice per chiarire aspetti dell’appalto sulle casette”.

Sergio De Vincenzi (Rp): “Convocare rappresentanti delle forze dell’ordine per avere chiarimenti su questi ambiti. Servirebbe un report da cui emergano quali sono le aziende che ottengono gli appalti e quali gli importi, per verificare se c’è davvero un turn over tra le imprese che vincono”.

Il presidente Leonelli ha concluso evidenziando che “la Commissione di inchiesta deve continuare ad operare per garantire la massima trasparenza nelle normative e nella loro applicazione, lasciando altri ambiti alla Commissione di vigilanza e controllo. Sul report consegnato oggi verrà svolto un lavoro di sintesi per ottenere uno schema su tipi di appalti e ditte vincitrici. Opportuno che l’Ufficio provveditorato abbia cognizione dell’esito delle gare passate, per valutare eventuali inadempienze o contestazioni nelle assegnazioni future. Approfondiremo ulteriormente l’argomento, anche in Prima commissione, per verificare se è possibile introdurre ulteriori criteri di trasparenza nella procedura degli appalti. Nel frattempo, nel mese di marzo, procederemo con le audizioni con Carabinieri, Guardia di finanza e con il procuratore generale della Repubblica di Perugia Fausto Cardella”. MP/

Fonte: Regione Umbria