Press ESC to close

[REGIONE EMILIA ROMAGNA] Nasce l'Azienda Usl di Reggio Emilia, più servizi per i cittadini

Si fondono Ausl e Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova”. Bonaccini e Venturi: “Rafforziamo ulteriormente il sistema sanitario reggiano”

Arcispedale Reggio EmiliaIl percorso è giunto a compimento, e il progetto è diventato legge.
Reggio Emilia dal 1° luglio 2017 avrà un’Azienda sanitaria unica, che si chiamerà Azienda Usl di Reggio Emilia, nata dalla fusione tra l’attuale Ausl e l’Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova”. Il via libera al progetto di integrazione presentato alla fine dello scorso anno dalla Giunta regionale è giunto dall’Assemblea legislativa.

Il nuovo assetto porterà ad un rafforzamento dei servizi per i cittadini, accompagnato dal contenimento della spesa pubblica e da una maggiore efficienza organizzativa, sia dal punto di vista strutturale che amministrativo. L’unificazione non comporterà la perdita di alcun posto di lavoro, perché tutto il personale in servizio, anche quello a tempo determinato, sarà garantito. Attenzione puntata, inoltre, su prevenzione della corruzione e promozione della trasparenza, con l’introduzione di specifiche misure organizzative in linea con il Testo unico sulla legalità approvato con una specifica legge regionale lo scorso ottobre. Un percorso, quello formalizzato con il via libera alla legge, che è stato condiviso sin dall’inizio con il territorio, con incontri promossi in modo capillare, e sostenuto dalla Conferenza territoriale e sanitaria di Reggio Emilia.

Cosa cambia
Dal 1° luglio 2017, dunque, l’Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova” cessa e l’Azienda Unità sanitaria locale di Reggio Emilia subentra a tutti gli effetti. Il patrimonio mobiliare e immobiliare dell’Azienda ospedaliera viene trasferito all’Azienda Usl di Reggio Emilia. Tutto il personale in servizio all’Arcispedale, con contratto di lavoro subordinato, a tempo indeterminato o determinato, è trasferito senza soluzione di continuità all’Azienda Usl di Reggio Emilia, come peraltro prevede il decreto legislativo (30 marzo 2001, n.165) sull’ordinamento del lavoro nelle Amministrazioni pubbliche. Non solo: il processo di fusione è stato svolto garantendo la valorizzazione delle risorse umane e professionali degli operatori, anche attraverso percorsi formativi e di riqualificazione condivisi, in coerenza con i principi della legge regionale sull’organizzazione e il funzionamento del servizio sanitario (n. 29 del 23 dicembre 2004). Entro il 30 giugno 2018, il direttore generale dell’Azienda Usl di Reggio Emilia adeguerà l’atto aziendale, ossia lo strumento volto a definirne l’assetto organizzativo e istituzionale, al nuovo assetto fissato dalla legge.
Per promuovere e valorizzare le forme di cooperazione e innalzare il livello qualitativo dei servizi sanitari erogati, con particolare riguardo a quelli più complessi, la riorganizzazione prevede la costituzione di un presidio ospedaliero unico, articolato in più stabilimenti, che incorpori quello esistente dell’Azienda Usl all’Arcispedale Santa Maria Nuova.  Nel corso dell’iter normativo è stata inoltre inserita la previsione del confronto sindacale sui processi di programmazione dei servizi sanitari e socio sanitari nel territorio di Reggio Emilia, nonché nello svolgimento degli adempimenti necessari alla costituzione dell’Azienda unica.

Registri di rilevante interesse regionalefoto di Liviana Banzi, archivio Agenzia di informazione e comunicazione Regione Emilia-Romagna
Vengono istituiti i Registri di rilevante interesse regionale, con lo scopo di garantire un puntuale sistema di raccolta di dati anagrafici, sanitari ed epidemiologici per registrare e caratterizzare tutti i casi di una particolare malattia e dei suoi trattamenti ed esiti, ma anche di rischio per la salute. In particolare, sono istituiti i registri per: traumi gravi; sclerosi laterale amniotrofica (Sla); gravi cerebrolesioni acquisite (Gracer); narcolessia e ipersonnie rare; nati pretermine; broncopnemopatie croniche ostruttive; interventi in ambito cardiologico e cardiochirurgico; angioplastiche coronariche; aritmologia interventistica; farmaci biologici in reumatologia.   

Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico – Irccs
Sempre a partire dal 1° luglio 2017, la titolarità dell’Istituto di Ricovero e Cura a carattere Scientifico (Irccs) “Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia”, costituito all’interno dell’Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova”, è trasferita all’Azienda Usl di Reggio Emilia. L’atto aziendale dell’Azienda Unica di Reggio Emilia dovrà anche specificare l’assetto degli organi e le relative competenze, il modello e le strutture organizzative, i rapporti con l’Università e la rete degli Irccs in oncologia per valorizzare le forme di collaborazione in rete e i relativi progetti che possono essere realizzati. Per dare continuità al lavoro fin qui svolto, il consiglio di indirizzo e verifica e il direttore scientifico rimangono in carica sino alla loro scadenza naturale.L’organizzazione e il funzionamento dell’Istituto continuano ad essere disciplinati dalla normativa, nazionale e regionale, in vigore. Come già prevede la legge regionale (n. 4 del 2008), all’Irccs è assicurata autonomia scientifica, organizzativa e contabile e viene garantita l’assegnazione delle risorse umane e strumentali necessarie per assicurare i livelli di autonomia riconosciuti.

Un costante monitoraggio sullo stato di attuazione di questo percorso di unificazione sarà effettuato durante i prossimi tre anni e, al termine delle verifiche, la Giunta regionale trasmetterà una relazione dettagliata alla Commissione assembleare.

Fonte: Regione Emilia Romagna