(Acs) Perugia, 6 giugno 2017 – “Sapevamo bene che il politico Di Girolamo avesse perso da tempo il contatto con i cittadini, ma ieri è stato dimostrato come anche la persona abbia smarrito il senso del limite. E del pudore: non basta sfoggiare una fascia tricolore per dirsi uomini di Statoâ€. Così il capogruppo M5S all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Andrea Liberati, commenta la partecipazione del sindaco di Terni “alla Festa dei Carabinieri, in prima fila, la fascia tricolore indossata, a pochi posti di distanza dal capo della Procura e dai rappresentanti delle Forze di Polizia che indagano proprio sulla mala gestio del Comune di Terniâ€.
“Quella di Leopoldo Di Girolamo, ieri, è stata – rimarca Liberati – una presenza vistosamente inopportuna e stridente, considerando la contingenza che riguarda lui e altri assieme a lui. Norme non scritte e valori dovrebbero indicare a ognuno cosa sia giusto e meno giusto fare. Se è vero che un profondo discernimento si impone sempre ai personaggi pubblici, tanto più questo principio vale quando il sindaco, per età , già possiede tutti gli strumenti per capire e valutare, magari considerando pure come si trovi dinanzi a vicende giudiziarie affatto concluseâ€.
Il capogruppo M5S a Palazzo Cesaroni aggiunge che “nonostante arresti e indagini, rispunta il sindaco ovunque: prima era spesso irreperibile. Invece adesso te lo ritrovi tanto alle celebrazioni repubblicane quanto alla festa del pane. Indifferentemente. In una ricercata quanto inopportuna convivialità , pur osservato tra ampi imbarazzi, pur estesamente criticato, nondimeno distribuisce premi e castighi, delinea furtivi orizzonti e strategie, dispensando riflessioni e indulgenze. Frattanto, nel vuoto pneumatico delle idee, il suo PD, sia in Regione che in Comune, anziché accompagnarlo rapidamente fuori dalle Istituzioni, prosegue con attestazioni di stima e benemerenza, come accadeva verso un certo ‘notabilato meridionale’. Si preferisce blindare il funzionario di partito – conclude Liberati – avvalorandone l’impunibilità , sfidando la magistratura, anziché tutelare primariamente cittadini-elettori che avrebbero pieno diritto di avere amministratori non solo senza ombre, ma anche con un’idea chiara di futuroâ€. RED/mp
Fonte: Regione Umbria