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[REGIONE UMBRIA] SESSIONE REGIONALE EUROPEA 2017: APPROVATA A MAGGIORANZA LA RISOLUZIONE CHE PUNTA SU GIOVANI, MERCATO UNICO, D…

 

(Acs) Perugia, 28 giugno 2017 – L’Assemblea Legislativa della Regione Umbria ha approvato a maggioranza con 14 voti favorevoli (Pd, SeR, Misto-Mdp, FI, Ricci-Rp), 3 contrari (Ln, De Vincenzi-Rp) e un astenuto (Carbonari-M5S) la risoluzione oggetto della Sessione regionale europea 2017.

Illustrando in Aula la risoluzione, il presidente della Prima commissione consiliare, Andrea Smacchi, ha spiegato che il documento “pone l’attenzione su tre iniziative importanti per la crescita e lo sviluppo dell’Umbria: la disoccupazione giovanile, il mercato unico e l’applicazione del diritto dell’Unione Europea nel sistema delle regioni. Inoltre rappresenta un cantiere aperto in cui la sinergia tra regioni, Governo ed Europa ha come obiettivo quello di ricreare le condizioni e trovare strumenti e risorse necessari per una ricostruzione post-sisma che tenga conto delle necessità e delle identità dei nostri territori e comunità. La risoluzione invia un messaggio concreto di ripartenza e di speranza a quei cittadini e imprese che, con il sisma, si sono trovati a far fronte ad una emergenza economica e sociale. Una risoluzione che rappresenta un elemento identitario di una Regione che crede in un’Europa che supporta nei momenti di difficoltà le proprie comunità”.

“La Sessione regionale Europea – ha sottolineato Smacchi – è un momento di riflessione politica e di confronto su ciò che la Regione intende fare per le iniziative presentate dalla Commissione europea nel suo Programma di lavoro annuale, quest’anno intitolato ‘Realizzare un’Europa che protegge, dà forza e difende’. La Prima Commissione ha elaborato una risoluzione, votata all’unanimità, che ha individuato le tre azioni di maggiore interesse regionale. Il primo tema – POLITICHE E PROGETTI PER I GIOVANI, nell’ambito della priorità ‘Un nuovo impulso all’occupazione, alla crescita e agli investimenti’, è stato scelto perché, da sempre, la riduzione della disoccupazione giovanile rappresenta un obiettivo prioritario per l’Umbria. Dobbiamo offrire ai nostri ragazzi prospettive reali di istruzione e di impiego, attraverso investimenti su competenze, istruzione e formazione dei giovani, proiettate in una dimensione europea. Fondamentale poi una stretta sinergia tra l’offerta formativa e il sistema economico-produttivo. Il secondo tema riguarda l’attuazione della strategia per il MERCATO UNICO, nell’ambito della priorità ‘Un mercato interno più profondo e più equo con una base industriale più solida’, interessante perché nel 2017 non si può che ragionare in un’ottica di un mercato unico. Il mercato interno che l’Ue sta cercando di costruire, ha il fine di creare un settore finanziario che sia il più solido e sicuro possibile. La creazione dell’unione bancaria ha trasferito il meccanismo per la vigilanza e la risoluzione delle crisi nel settore bancario, dal livello nazionale a quello europeo. È in programma anche la costituzione di un’unione dei mercati dei capitali per rafforzare i flussi di capitale tra i paesi e migliorare l’accesso ai finanziamenti per le imprese. Le imprese europee che fanno affari nell’Ue hanno libero accesso a quasi 500milioni di consumatori, una solida base che permette loro di restare competitive. Il terzo tema trattato riguarda la necessità di un approccio più strategico all’applicazione del DIRITTO DELL’UE nella convinzione che il coinvolgimento delle regioni nella formazione della normativa comunitaria costituisce una misura necessaria. In questo ambito l’Assemblea Regionale rappresentata dalla Presidente Porzi, è in prima linea in quanto coordinatrice del gruppo di lavoro ‘Better regulation&Valutazione delle politiche’ che si occupa di valutare l’impatto e l’efficacia delle leggi, sia in fase di elaborazione sia per ciò che riguarda la verifica sugli effetti delle attuazioni. L’Assemblea Legislativa dell’Umbria sta sperimentando la cultura della valutazione delle politiche e promuove l’uso delle clausole valutative nei testi di legge al fine di monitorare l’attuazione e la comprensione di come uno specifico intervento si stia realizzando. Un ruolo attivo delle Regioni serve anche ad abbattere la persistente incertezza nella distribuzione di materie fra Stato e Regioni”.

Inoltre il presidente Smacchi ha ricordato come “il SISMA 2016 ci ha portati a chiedere all’Ue un impegno teso al rilancio delle aree sismiche e di intervenire prevedendo misure che tengano conto anche del danno indiretto subito dalle attività economiche anche fuori il cratere. La manovra correttiva del Governo ha dato più risorse per il DANNO INDIRETTO, prevedendo 46 milioni di euro. Ieri questa Assemblea ha votato l’introduzione di un NUOVO ASSE all’interno del Por Fesr 2014-2020 per la prevenzione e il sostegno alla ripresa dei territori colpiti dal sisma, con il quale verranno destinati all’Umbria circa 56 milioni di euro. Si tratta di un primo tassello nella previsione, da parte della Commissione Europea, nella prossima programmazione comunitaria di un asse strutturale finanziato e interamente dedicato alla prevenzione ed alla riduzione del rischio sismico. Inoltre il Parlamento Europeo in questi giorni ha apportato una modifica al regolamento che consente l’utilizzo dei FONDI EUROPEI PER LE OPERE DI RICOSTRUZIONE che prevede l’innalzamento della percentuale di copertura della spesa fino al 95 per cento del totale dei costi, riducendo al minimo il cofinanziamento. Importante anche la decisione della Conferenza delle Regioni di riprogrammare le risorse per lo SVILUPPO RURALE per le regioni colpite dal sisma con 300milioni di euro come contributo di solidarietà. Il 10 luglio a Bruxelles verrà infine votata la proposta di legge che chiede lo stanziamento di 1,2 MILIARDI di euro per SOSTENERE LE ZONE DEL CENTRO ITALIA COLPITE DAL TERREMOTO: una grande prova di solidarietà e un contributo importante per dare il via in tempi brevi alla ricostruzione”.

“La sessione europea – ha detto ancora Smacchi – arriva in una fase di forte transizione per il futuro dell’Ue. Le difficoltà dell’Europa devono essere superate, occorre meno tecnocrazia e più politica. Occorre più Europa, più politiche sociali, una grande fase di investimenti nel campo del lavoro, della cultura nella tutela dei più deboli, occorre rafforzare la rappresentanza politica e riformare le istituzione eleggendo in maniera diretta ad esempio il presidente della commissione Europea”.

 

GLI INTERVENTI

CLAUDIO RICCI (Rp): “Il danno indiretto causato dal sisma alle quattro regioni del centro Italia non deve essere considerato un aiuto di Stato. Uno dei punti nodali della risoluzione è la necessità di INVESTIRE NEL CAPITALE UMANO, NELLA FORMAZIONE CONTINUA, NELLE COMPETENZE DIGITALI. L’Unione europea cerca di porre alla nostra attenzione l’importanza della geopolitica, dei flussi migratori, del rapporto Europa-Africa, delle esportazioni. L’Italia deve allineasi con gli altri paesi d’Europa rispetto all’aliquota Iva sul turismo; servirebbe anche un marchio unico europeo per la promozione turistica. I documenti europei ci richiamano all’economia, circolare, alla riduzione degli sprechi, a produrre meno rifiuti. Necessario capire come impiegare i fondi europei per lo sviluppo dell’aeroporto dell’Umbria. Si andrà verso al definizione di nuovi indicatori sulla qualità dell’utilizzo delle risorse comunitarie. Esistono dei ritardi da superare da parte dell’ente pagatore, Agea. Positiva la previsione di un asse strutturale europeo legato alla prevenzione. La collaborazione tra Umbria, Marche e Toscana dovrebbe portare a fare gare uniche ad esempio nel settore sanitario ed anche ad affrontare la filiera europea in modo congiunto”.

SERGIO DE VINCENZI (RP): “Andrebbe inserito un forte richiamo all’Europa per quanto riguarda i diritti personali. Dopo la vicenda del bambino inglese gravemente malato ai cui genitori la Corte europea dei diritti ha dichiarato la propria incompetenza ad esprimersi rispetto alla facoltà di far sospendere le cure, è necessario dare un messaggio all’Europa, altrimenti riconosceremmo la mancanza di diritti per la famiglia. Andrebbe inserito un richiamo nel documento”.

VALERIO MANCINI (LEGA NORD): “Si prende in esame l’Europa con un approccio ideologico, che non tiene conto della realtà che viviamo. Bisogna tutelare dei diritti elementari, come il diritto alla vita. Gli attentati fatti in molte capitali d’Europa dimostrano che le politiche di sicurezza sono solo chiacchiere. Sul lavoro, da quando c’è l’Europa la situazione italiana non è migliorata e neppure quella europea, anzi il tasso di disoccupazione è cresciuto, un giovane su tre è disoccupato. La Grecia ha dovuto cedere i suoi aeroporti, noi abbiamo dovuto spendere miliardi pubblici per salvare le banche. Servirebbe un po’ di onestà intellettuale per evitare di portare in Aula certi documenti. Nel periodo 2014/2020 l’Umbria riceve poco più di 1miliardo, ma l’Italia ne paga all’Europa molti di più di quanti ne riceve. Alcuni Stati erano pure contrari alle agevolazioni per le regioni terremotate. L’agricoltura italiana subisce le linee europee, che non ci agevolano e fanno arrivare prodotti come l’olio tunisino. Impossibile votare questo documento”.

EMANUELE FIORINI (LEGA NORD): “L’agroalimentare è fonte di reddito per molte imprese e famiglie italiane. Ma le istituzioni europee stringono accordi capestro con il nord America: richiamo l’arrivo di carne piena di ormoni e di grano contaminato. Vedremo il falso made in Italy sugli scaffali della grande distribuzione. Abbiamo bisogno di una istituzione forte che si batta contro un’Europa incapace di affrontare i problemi dei cittadini. Gli sprechi dei consorzi come il Tns, la Ex Novelli, le liste di attesa in sanità, i treni che non abbiamo: questi sono i problemi che dobbiamo affrontare mentre invece l’Europa di impegna a salvare le banche, con la sudditanza del Governo italiano. Il sistema degli immigrati è diventato solo italiano, visto che gli altri paesi hanno chiuso le frontiere. L’Europa a trazione tedesca, schiava dei poteri forti, non ci piace”.

GIANFRANCO CHIACCHIERONI (PD): “VOTERÃ’ CONVINTAMENTE QUESTA RISOLUZIONE, CONDIVIDO LA DIMENSIONE EUROPEA. L’Europa dalla sua costituzione ha conosciuto il periodo più lungo di pace della sua storia con le istituzioni comunitarie. Questo perché si sono superate le politiche nazionaliste. Dobbiamo continuare ad andare avanti con libera circolazione, l’integrazione, il mercato unico. Ora c’è una tendenza forte della Germania a rafforzare questa direzione, come la Francia. Noi dobbiamo decidere da che parte stare, se rafforzare la dimensione europea o chiuderci in un angolo. Se la strada è quella di rafforzare la dimensione unitaria, allora lo sviluppo della piattaforma presentata da Smacchi deve essere quotidiano, perché riguarda direttamente quello che succede l’Umbria. Dovremo fare scelte nette”.

GIACOMO LEONELLI (PD): “Sul tema dei diritti non c’è uniformità tra gli stati dell’Unione europea. DOBBIAMO PRENDERE ATTO DEI LIMITI DELL’EUROPA DI QUESTI ANNI, CHE SI È FORSE FERMATA AI TEMI ECONOMICI. Esistono casi che meritano attenzione, quello citato dal consigliere De Vincenzi ,ma anche quello del bambino nato in Spagna che non viene registrato a Perugia, con una scelta politica. Il tema dei diritti deve sicuramente essere affrontato, con una cessione di sovranità sui temi che riguardano la vita delle persone”.

EROS BREGA (PD): “Necessario sollecitare l’attuazione della legge 11/2014, che all’articolo 23 riconosce ruoli chiari a questa Assemblea. Bisogna solo firmare un protocollo di intesa tra Assemblea e Giunta regionale”.

LUCA BARBERINI (Assessore): “LA GIUNTA CONDIVIDE E APPREZZA QUESTA RISOLUZIONE. L’EUROPA NON PUÃ’ ESSERE SOLO MERCATO, FINANZA, VINCOLI, MONETE E REGOLE CONTABILI. L’Europa deve essere più attenzione ai problemi concreti, alle soluzioni da mettere in campo, più equità, più attenzione a chi resta indietro. Per avere un’Europa così è necessario che tutti i protagonisti politici e le istituzioni che dell’Europa fanno parte collaborino insieme e diano il proprio contributo, a partire dalle Assemblee legislative regionali. Con la risoluzione, per la prima volta, proviamo a fare questo tentativo. E come regione abbiamo saputo fare scelte coraggiose nell’uso dei fondi europei, aiutando chi sta in difficoltà e i territori rimasti indietro. Ad esempio con l’utilizzo delle risorse del Psr, dove siamo protagonisti in quantità di spesa e velocità di erogazione dei contributi. Ma lo abbiamo fatto anche decidendo di sostenere le risorse del fondo sociale europeo, elevando il contributo minimo del 20 per cento al 23,4. Questa risoluzione contiene tre aspetti fondamentali: l’attenzione ai giovani, all’innovazione e all’equità. E poi sottolinea la necessita di dare risposte ancora più veloci agli interventi nelle aree colpite dal sisma, riaffermando il lavoro positivo svolto fino ad ora, ma chiedendo anche aiuto all’Europa in uno spirito di solidarietà europeo che si deve manifestare nei momenti di difficoltà, e che dovremo percepire in maniera più netta nella ricostruzione. Questa risoluzione è un primo passo e ognuno di noi dovrà essere protagonista nell’analisi del nostro territorio e nel proporre le azioni da mettere in campo”. DMB/MP

Fonte: Regione Umbria