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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Formazione: Panariti, impegno Regione per favorire inclusione

Zugliano, 22 lug – Un incontro importante con le associazioni
che si occupano del volontariato in carcere, per far conoscere
gli strumenti formativi che la Regione mette in campo, volti al
reinserimento nella società anche attraverso il mondo del lavoro.

Così l’assessore regionale all’istruzione e formazione
professionale, Loredana Panariti, ha commentato la Conferenza
regionale del volontariato giustizia, che ha riunito i
rappresentanti dei sodalizi del volontariato carcerario del
Friuli Venezia Giulia, svoltasi a Zugliano, al Centro Balducci.

Panariti ha avuto modo di illustrare i contenuti della politica
regionale per questa fascia di cittadini che versano in
particolare situazione di fragilità, ma nel contempo di acquisire
informazioni utili per poter migliorare ulteriormente la qualità
delle azioni che la Regione ha intrapreso e sta sostenendo.

Da parte delle associazioni è stato apprezzato l’impegno,
anticipato da Panariti, di rafforzare le relazioni con le imprese
del territorio e di promuovere, in via sperimentale,
l’organizzazione di tirocini formativi che possano avere quale
esito finale l’assunzione al posto di lavoro per coloro che
cercano l’inserimento completo nella vita sociale programmando il
proprio futuro.

Panariti ha ricordato che la Regione Friuli Venezia Giulia è
stata precorritrice in materia di formazione nelle carceri,
inserendo nella legge sulla formazione del 1982 gli elementi per
azioni da sviluppare di concerto con il Ministero di grazia e
giustizia.

Ora è stata approvata una nuova norma sulla formazione che mette
al centro la persona e il diritto di ognuno di vedere valorizzate
le proprie conoscenze e competenze e di acquisirne di nuove.

La legge si concentra sul servizio che deve essere reso alla
persona anche attraverso l’integrazione tra diversi servizi:
istruzione, formazione, orientamento, i Centri per l’impiego che,
assieme a altri soggetti rappresentativi delle istanze del
territorio, andranno a comporre le Reti regionali
dell’apprendimento permanente.

Reti che, come ha sostenuto Panariti, dovranno favorire il
dialogo costante tra i soggetti interessati, per permettere alla
Regione di assicurare la maggior efficacia all’azione intrapresa.

Panarti ha infine ricordato l’ingente impegno della Regione
nell’ultimo triennio per la formazione nelle carceri, che
prosegue l’attuazione del progetto interregionale e
transnazionale ‘Interventi per il miglioramento dei servizi per
l’inclusione socio-lavorativa dei soggetti in esecuzione penale,
per l’utilizzo di risorse del Fondo sociale europeo al quale il
Friuli Venezia Giulia ha aderito nel 2011 e che ha consentito di
sviluppare progetti specifici nei cinque istituti di pena
esistenti nella nostra regione.

Infatti nel 2015 sono stati approvati 28 progetti, per
l’erogazione di 7740 ore di formazione con un finanziamento di
950 mila euro.

In questo ambito lo scorso anno sono stati approvati 37 progetti,
per un totale di 9870 ore formative che hanno coinvolto 300
detenuti, con un finanziamento di 1 milione e 200 mila euro.

Mentre sono stati successivamente approvati altri progetti, per
un milione e 148 mila euro.

Progetti, che sono ancora in corso di attuazione.

Nel 2017, sono già state stanziate risorse pari a 760 mila euro.

Inoltre, per i soggetti in esecuzione penale esterna o ex
detenuti, sempre nell’ambito del Fse, la Regione ha approvato nel
2015 e nel 2016 uno specifico programma di formazione a favore di
persone svantaggiate, a rischio di esclusione, marginalità o
discriminazione che prevede percorsi personalizzati, individuali
o di gruppo finalizzati al recupero e al rafforzamento di
conoscenze e competenze socio-relazionali e professionali, per
persone in carico ai servizi sociali, socio sanitari e socio
educativi, uffici di esecuzione penale esterna, ma anche enti
morali, onlus, associazioni con finalità di integrazione sociale.

Tale programma è stato finanziato dal Fse con 4 milioni di euro,
per sostenere tutti i progetti per i quali è stata presentata
domanda.

La Giunta regionale, ha specificato Panariti, ha quindi integrato
questa disponibilità finanziaria con ulteriori 2 milioni di euro.
I progetti in fase di realizzazione sono ora circa 300.

Ma entro l’anno, ha concluso, per completare la gamma di servizi
a favore delle persone dismesse dalle carceri, sarà attivato
anche il Programma specifico dedicato ai tirocini di
orientamento, formazione, inserimento, reinserimento finalizzati
alla inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla
riabilitazione delle persone in carico ai servizi sociali e
sanitari.

Uno strumento duttile e mirato, che si avvarrà anche delle utili
indicazioni fornite dal mondo del volontariato.

ARC/CM

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia