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PORCARI Porcari e i migranti, politiche di accoglienza ad ampio respiro

PORCARI – Affrontare con con spirito costruttivo uno die tempi più caldi del momento: l’accoglienza dei migranti richiedenti asilo presenti sul territorio. L’assessore alle Politiche Sociali Lisa Baiocchi annuncia che è in fase di partenza un percorso di integrazione di ampio respiro.

 

“Il primo passo da compiere – dice – è sicuramente l’instaurazione di una politica sociale basata sul “dare-avere”, non solo per ciò che concerne i migranti, ma la popolazione tutta, affinché non si scada nel mero assistenzialismo. Sul nostro territorio sono presenti 23 giovani, di cui 4 minori, provenienti da varie parti del mondo, i quali sono stati magistralmente gestiti dal Gvai (Gruppo Volontari Assistenza Immigrati) e da Fabrizia Rimanti, che ringrazio sentitamente. Fortunatamente Porcari non ha vissuto esperienze negative in merito alla situazione di questa emergenza umanitaria internazionale, ma reputo tenere sempre ben presente l’obiettivo finale, ossia il maggior grado di integrazione possibile”.

 

“I lavori socialmente utili – aggiunge l’assessore – saranno lo strumento con cui noi, come amministrazione, vogliamo far sentire responsabilizzati questi ragazzi affidando loro una parte importante di Porcari, ossia il decoro urbano. Come già sperimentato in passato, grazie all’appoggio di Ascit, i “nostri” migranti saranno presenti sul territorio con il loro lavoro, cosicché possano dimostrare concretamente la loro riconoscenza al paese e sentirsi parte integrante di una comunità che non è mai venuta meno ai propri doveri di solidarietà. Sarà affidata loro la cura delle aree pubbliche, degli spazi verdi, insomma si faranno carico di implementare i servizi di pulizia già esistenti, così da rendere più completo il risultato finale, cioè far sì che Porcari sia sempre a misura di cittadino”.

 

Da quanto ci lascia intendere la Baiocchi, questo è solo il primo tassello di un disegno ben più ampio, con cui si spera di allargare sempre più la serie di attività che veda partecipi i richiedenti asilo.

Fonte: Lo Schermo