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[ALTOPASCIO] Anche da Altopascio un appello alla Regione

CAPANNORI. Via sì o Via no? Entro il 20 aprile la Regione deciderà sull’attivazione della procedura di valutazione di impatto ambientale per il progetto per il raddoppio della ferrovia. Un progetto che, nel territorio di Capannori, prevede l’eliminazione di nove i passaggi a livello. Si tratta, da ovest verso est, di quelli in via del Corazza, via di Tiglio, via dei Barsocchini, via dei Malfatti, via della Madonnina, via delle volpi, via del Marginone, via del Casalino e via del Quagliodromo. Per via di Tiglio e via della Madonnina è previsto un sottopasso carrabile, che va ad aggiungersi a quello di via del Marginone.

Attraversamenti ciclo-pedonali sono invece previsti in via di Tiglio, via delle Volpi e via dei Malfatti, oltre a quello già presente in via del Casalino a Tassignano. Il cronoprogramma prevede di iniziare con la realizzazione dei sottovia carrabili in via di Tiglio e via del Marginone. E dalla decisione della Regione di sottoporre o no il progetto alla valutazione di impatto ambientale dipenderà anche la data di avvio dei cantieri.

Intanto il comitato «No al sottopasso, si alla circonvallazione di Altopascio» si associa al Comitato di Capannori nell’esprimere la propria preoccupazione sull’eventualità che la Regione non richieda l’attivazione della Via. «Appare estremamente grave – osserva il presidente Carlo Giovanni Ferranti – che possa anche solo essere ipotizzata l’approvazione di un progetto di tali dimensioni senza un’approfondita valutazione di quelle che possono essere le sue conseguenze su tutti gli aspetti legati alla salvaguardia del territorio». In particolare per il comitato il tratto che interessa il territorio di Altopascio «andrebbe a impattare con un’area a elevatissimo rischio idrogeologico, come il sistema delle Gore: non è accettabile che si pensi di procedere alla fase esecutiva in assenza di un accurato esame preventivo delle criticità e delle conseguenze che un tale intervento potrebbe avere

sul territorio interessato, cosa che solo la Via può garantire. Ci auguriamo quindi che la Regione agisca nell’interesse della salute della popolazione e della salvaguardia dell’ambiente richiedendo la Via come auspicato dai comitati e da tutti i cittadini responsabili». (n.n.)

Fonte: Il Tirreno