Porcari (LUCCA) –

Troppi debiti (soprattutto con le banche) e poche vendite: fra le proprietà anche immobili in centro storico
LUCCA. Un fallimento fragoroso. Che vede coinvolto l’immobile dove ha abitato Paolina Bonaparte, ma anche appartamenti in pieno centro storico. È quello del Gruppo Baldini la holding immobiliare creata dall’imprenditore delle vernici Giuliano Baldini (morto nel 2017) che ora si trova affossata dai debiti e dalla difficoltà a piazzare sul mercato il proprio patrimonio. A un certo punto, poi, era stata iscritta un’ipoteca giudiziale da parte di un creditore. Questo aveva convinto la società a chiedere il concordato preventivo, ma il giudice non ha evidentemente ritenuto sufficiente le misure che erano state prospettate. . Il Gruppo Baldini fu creato nel 2005 ed è stato protagonista di alcune delle più importanti operazioni immobiliari in provincia. Ad esempio ha realizzato le “gallerie dei maestri” lungo viale Luporini a Lucca, a poca distanza dalla gelateria Palmiro. E’ poi proprietaria di appartamenti in via Santa Giustina, di un complesso direzionale in via Savonarola a San Concordio, di alcuni capannoni a Porcari, di una villa in Sardegna e di un grande appezzamento di terreno a Focette (Marina di Pietrasanta) finito anche al centro dell’inchiesta del 2006 sulla presunta corruzione nel Comune guidato all’epoca da Massimo Mallegni. E, tramite una società interamente controllata (La “Fattoria di Compignano srl”) possiede la splendida villa Paolina (così chiamata per essere stata residenza di Paolina Bonaparte) sulle colline che dominano il lago di Massaciuccoli.
Fra le radici della crisi della holding, oltre alla difficoltà a piazzare gli immobili (che in molti casi hanno un prestigio e un costo molto alto) c’è anche l’elevato ricorso al finanziamento bancario, che ha fatto degli istituti di credito il primo debitore. Nell’ultimo bilancio approvato, riferito al 2017, il debito complessivo era di circa 22 milioni.
I dirigenti della società hanno tentato in più modi di rientrare. Ma le strade si sono interrotte davanti alla difficoltà nel piazzare gli immobili, in particolare la villa di Compignano e l’appezzamento di terreno a Focette. Nel 2018 il Gruppo ha proposto, in due riprese, un nuovo piano in vista dell’accordo di ristrutturazione. Questo tentativo però non ha avuto buon esito, a causa dell’ipoteca iscritta dalla società Juliet spa su alcuni immobili del gruppo a seguito di un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Lucca per un valore di 932.000 euro.
A questo punto gli amministratori hanno tentato la strada del concordato, che però ieri è stato rigettato, aprendo la strada al fallimento. E, dunque, a una delle aste giudiziarie più corpose che si siano viste negli ultimi tempi in Lucchesia. —
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Fonte: Il Tirreno