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“Le Miniere del Michigan”, a Capannori il Libro di Nicoletta Franchi sull’Emigrazione Toscana

Sabato (13 gennaio) alle 11 nella sala del consiglio comunale di Capannori Michele Campanini dell’Università di Siena presenterà il libro di Nicoletta Franchi Le Miniere del Michigan: tra speranza e miseria. L’immigrazione toscana nel Copper Country tra i secoli 19° e 20°, volume 13 della serie Quaderni della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana.

Di tutte le storie dell’emigrazione toscana, Nicoletta Franchi ha scoperto un filo poco conosciuto, anche dagli stessi americani, quello dell’emigrazione nella penisola superiore del Michigan e in particolare nella contea di Houghton, ricca di miniere, specialmente di rame, che alla fine del 19° secolo divenne una meta privilegiata per gli immigrati provenienti da tutta l’Europa. Molti italiani si trasferirono in questa regione, creando una vera colonia nell’Upper Peninsula, tra questi un gran numero di toscani provenienti anche dal comune di Capannori.

Nicoletta Franchi ha condotto un’accurata indagine archivistica e bibliografica in Italia e negli Stati Uniti, consultando materiale prezioso ed inedito che conferisce grande rigore scientifico alla pubblicazione. Alla presentazione del libro, promossa dal Comune di Capannori e dalla Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana, sarà presente tra gli altri l’autrice stessa e la presidente della Fondazione Cresci, Ave Marchi.

“Guardare indietro nel tempo e interrogarsi sulle vicissitudini storiche della propria comunità, specialmente in occasione di un anniversario importante come quello del bicentenario della fondazione del comune di Capannori, rappresenta non solo un motivo di riflessione sulle proprie origini, ma anche un punto di partenza per comprendere meglio la propria identità – strettamente legata al fenomeno dell’emigrazione oltre oceano – e affrontare così con maggiore consapevolezza le sfide del multiculturalismo che la società moderna si propone – afferma il sindaco Luca Menesini. Le vicissitudini personali di alcuni capannoresi, rintracciati attraverso una dettagliata ricerca archivistica in Italia e negli Stati Uniti, permettono di focalizzare l’attenzione sulla loro vita nel nuovo paese, le aspirazioni, i gravi rischi associati al lavoro in miniera. Un ringraziamento alla professoressa Nicoletta Franchi, che con un encomiabile e faticoso lavoro ha prodotto un importante studio, offrendoci spunti di riflessione sui sacrifici e la volontà dei nostri antenati di voler costruire un futuro migliore per loro stessi e per l’intera comunità, e alla Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana, nella persona della sua presidente Ave Marchi, che ha promosso questo studio e pubblicato gli importanti risultati storici emersi.”

Nicoletta Franchi si è laureata in lingue all’Università degli Studi di Firenze con una tesi sull’emigrazione toscana, confluita poi nel volume La Via della Scozia. L’emigrazione da Barga e Lucca a Glasgow tra i secoli 19° e 20° pubblicato nel 2012 dalla Fondazione Paolo Cresci. Le sue ricerche sul fenomeno migratorio, principalmente lucchese, si sono svolte oltre che in Italia, anche in Scozia e negli Stati Uniti, in Michigan e all’Immigration History Research Center di St. Paul (Minnesota), dove ha ottenuto una borsa di studio per la ricerca della Giovanni Agnelli Foundation Grants-in-Aid of Research in American Studies. Nel corso degli anni ha pubblicato vari articoli dedicati al fenomeno migratorio lucchese e in particolare a quello dei garzoni figurinai.

2024-01-11 15:10:40