Press ESC to close

Giornata della donna a teatro: a Porcari una Locandiera anni ’60 e la vita di Santa Zita

Doppio appuntamento a Porcari con la rassegna teatrale ChiarodiLuna per celebrare la Giornata internazionale della donna. Venerdì (8 marzo) alle 21 sul palcoscenico dell’auditorium Vincenzo Da Massa Carrara, la compagnia teatrale di Pisa, Teatro Studio, diretta da Roberto Birindelli, presenterà La locandiera ’60. Sabato (9 marzo), sempre alle 21, sarà la volta della Compagnia Instabile dei 104 con Una giunchiglia in via Fatinelli – Vita di Zita, diretta da Giampaolo Tambellini. Entrambi gli spettacoli, organizzati in collaborazione con Fita provinciale di Lucca, si concentrano su due diverse figure femminili: indipendente e determinata la prima, altruista e coraggiosa la seconda.

La locandiera ’60 è un adattamento del capolavoro di Carlo Goldoni che trasferisce la trama dal XVIII secolo agli anni ’60 del XX secolo, liberandola sia dalle convenzioni del trucco e parrucca, sia dalla recitazione artificiosa. La protagonista è Miranda, non più la diminutiva Mirandolina, considerata inappropriata per una donna matura ed abile imprenditrice. La commedia è pervasa da rivendicazioni sociali e di genere. In alcune scene, la compagnia Teatro Studio ha utilizzato la tecnica delle sliding doors per evidenziare che il vero motore della trama non è l’amore, ma il soddisfacimento di un interesse materiale individuale e il mantenimento dei privilegi di classe. Per questo motivo, La locandiera ’60 non è tanto una commedia di genere quanto una commedia di costume, in grado di illustrare le debolezze umane.

Una giunchiglia in via Fatinelli – Vita di Zita racconta la biografia della santa che la città di Lucca celebra il 27 aprile. Zita, proveniente da un’umile famiglia, ha iniziato a servire la nobile famiglia Fatinelli a soli dodici anni e, secondo la tradizione religiosa, si è distinta per la sua generosità e bontà. L’episodio più noto della sua agiografia è il cosiddetto ‘miracolo dei fiori’. Si racconta che un’altra domestica abbia sospettato che Zita rubasse il pane dalla casa dei Fatinelli per darlo ai poveri. Il capofamiglia, notando lo strano comportamento di Zita, le chiese di mostrare il contenuto del suo grembiule. Nonostante vi fosse del pane, Zita rispose di avere solo fiori nel grembiule e, aprendolo, caddero solo fiori.

Per informazioni e prenotazioni contattare Donatella al numero 339.1513338 o Rita al 320.6320032. È anche possibile inviare un’email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il costo del biglietto è di 8 euro a persona, con un prezzo ridotto di 6 euro per gli under 14 e gli over 65.

Pin It

2024-03-04 20:13:33